“Un fulmine a ciel sereno! Apprendiamo, con sorpresa e preoccupazione, che la Casa d’Italia, monumento storico-simbolo dell’orgoglio tricolore a Montréal, nonché bene artistico-architettonico del patrimonio canadese, rischia di finire all’asta. Se non saranno ripianati i debiti, a ottobre (fra soli 3 mesi!) l’istituto finanziario detentore dell’ipoteca procederà al sequestro ed alla conseguente vendita all’asta. Una notizia triste per la Comunità, che purtroppo ci è stata confermata dai diretti interessati (i vertici della Casa d’Italia e dell’Istituto finanziario in questione), che abbiamo contattato telefonicamente, oltre ad essere ormai di pubblico dominio presso il Palazzo di Giustizia di Montréal”. A darne notizia è Vittorio Giordano su “Il cittadino canadese”, settimanale di Montreal di cui è caporedattore.
“Prima di intraprendere le azioni legali, l’istituto finanziario avrebbe ritardato a più riprese la riscossione dei pagamenti dovuti, concedendo più tempo alla Casa per risanare la propria posizione.
Al netto della vertenza giuridica, di cui però cercheremo di ottenere le carte per vederci chiaro e informare tempestivamente la Comunità, la Casa d’Italia rappresenta la memoria storica di questa Comunità ed è fondamentale che continui a preservare la nostra identità, il nostro senso di appartenenza, la nostra storia e la nostra cultura.
Come ha dichiarato in diverse occasioni il Direttore dell’Istituto di Cultura di Montréal, Francesco D’Arelli: “Il Colosseo sta a Roma come la Casa d’Italia sta a Montréal”. E noi al nostro Colosseo non possiamo, e non dobbiamo, rinunciarci. La Casa d’Italia ha accolto generazioni di immigrati e ancora oggi, dopo i recenti lavori di ingrandimento, con i suoi archivi, la sua biblioteca e la sala espositiva, condivide e tramanda i nostri valori, le nostre tradizioni, i nostri usi e costumi, vegliando su di noi come una ‘Madre premurosa’. Un tesoro di inestimabile valore che la Comunità non può permettersi il lusso di perdere: per rispetto dei nostri antenati, nell’interesse dei nostri figli e nipoti, si faccia tutto il possibile affinché la Casa resti il simbolo originale e autentico dell’orgoglio italo-montrealese. Ieri come oggi, oggi come domani!”.
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