“La situazione della rete consolare italiana nel mondo ha bisogno di misure urgenti in grado di rafforzarne l’organico e migliorarne i servizi. Di fronte all’ennesimo rinvio (il terzo in pochi mesi) del concorso per l’assunzione di alcune centinaia di impiegati dell’area funzionale e mentre perdura il progressivo pensionamento del personale, il PD Brasile – da anni in prima linea con proposte concrete in materia di miglioramento dei servizi consolari – esprime la propria forte preoccupazione per l’acuirsi di una situazione che rischia di compromettere seriamente il mantenimento di uno standard minimo di servizi a favore della grande collettività italiana che vive nel Paese. Come misura tampone, così come proposto da alcune organizzazioni sindacali, proponiamo di favorire il passaggio nei ruoli organici del MAECI di un contingente di personale con cittadinanza italiana a contratto operativo all’estero (ovviamente a seguito di una apposita prova selettiva)”. E’ quanto si legge in una nota del Pd Brasile, nota diffusa dal coordinatore Pd Sud America, Fabio Porta.
“In questa maniera – si legge nel comunicato – si potrebbe contare in tempi relativamente brevi su un corpo già formato e conoscitore delle lingue e delle realtà locali nelle sedi maggiormente carenti ed esposte.
Questa ed altre misure, unitamente all’accelerazione di tutte le procedure concorsuali in corso, sarebbero urgenti ma anche semplici da attivare. Come PD Brasile da tempo chiediamo l’utilizzazione del “fondo cittadinanza” per la contrattazione di personale a contratto (non solo temporaneo) per le sedi dove maggiore è il numero di domande in giacenza unitamente alla piena attuazione dell’art. 11 della legge 152 di riforma dei patronati che consentirebbe una maggiore integrazione e sinergia tra questi ultimi e i consolati.
Rivolgiamo questo appello al nostro partito – conclude la nota targata Pd Brasile – e a tutti coloro che, ricoprendo incarichi parlamentari o di governo, hanno a cuore la realtà degli italiani all’estero e conseguentemente l’immagine del nostro Paese nel mondo”.