Evoluzione, manutenzione e messa in esercizio dei sistemi informativi di gestione dell’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero. Questo l’obiettivo del Nuovo Progetto e-Aire che il Direttore centrale per i Servizi Demografici del Viminale, Giovanna Menghini, presenta in una nuova circolare.
Attivato dal Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno insieme al Dipartimento per la digitalizzazione della P.A. e l’innovazione tecnologica, al Ministero degli Esteri ed all’Agenzia delle Entrate, il nuovo progetto prevede l’informatizzazione delle comunicazioni tra Uffici consolari e Comuni, attraverso il Sistema di Accesso ed Interscambio Anagrafico (SAIA), con l’obiettivo di eliminare le attuali differenze tra le posizioni dei cittadini italiani residenti all’estero, presenti nell’Aire Centrale del Viminale, e quelle presenti negli archivi consolari, fino all’effettiva unificazione delle due diverse banche dati, consentendo, altresì, l’inserimento delle posizioni dei cittadini Aire nell’Indice Nazionale delle Anagrafi (INA).
Insomma, vecchi problemi (Aire poco aggiornata) e nuove soluzioni (comunicazioni solo via mail) che comporteranno nuove procedure per i Comuni che d’ora in poi comunicheranno con i Consolati solo per posta elettronica, attraverso l’integrazione dei Comuni con il sistema SAIA e nuovi software elaborati dal Ministero per la lavorazione delle pratiche.
Grazie a queste nuove procedure, scrive Menghini nella circolare, ci sarà "una considerevole riduzione dei tempi necessari alla definizione del procedimento di iscrizione e di aggiornamento delle posizioni AIRE".
Non solo: "durante il processo, il circuito SAIA effettuerà appositi controlli di congruenza dei dati e di verifica anche del codice fiscale, con eventuale richiesta di attribuzione all’Agenzia delle Entrate per i cittadini che ne risultino sprovvisti". Quindi, "con il nuovo sistema di comunicazione, i Comuni non dovranno più inviare all’Aire Centrale l’intero archivio comunale, ma riceveranno e trasmetteranno, in modalità telematica, le sole nuove posizioni o le variazioni relative a quelle già presenti nei propri archivi".
Novità anche per i cittadini, visto che il nuovo sistema "consentirà, sia agli enti coinvolti nel progetto che al cittadino interessato, di seguire in tempo reale lo stato del procedimento".
Quanto alla tempistica, Menghini sottolinea che "il nuovo sistema dovrà essere attivato entro il primo semestre 2013 e la messa in produzione sarà preceduta da una fase di test che coinvolgerà le Amministrazioni Centrali, gli Uffici consolari ed alcuni Comuni-pilota".
Prima di far partire la nuova procedura, però, è necessaria "una preliminare e rilevante attività di verifica dei dati presenti nell’Aire comunale per il completamento del processo di "allineamento" con l’Aire Centrale, con i dati degli archivi consolari e con quelli della banca dati dell’Agenzia delle Entrate, anche al fine di procedere all’attribuzione massiva dei codici fiscali".
Quindi, entro il 21 maggio prossimo partirà la prima fase dell’invio ai Comuni degli elenchi contenenti posizioni con errori o incongruenze, rilevati nell’ultimo aggiornamento dell’elenco unico dei cittadini italiani residenti all’estero pubblicato nel mese di gennaio scorso.
Sarà dovere dei prefetti vigilare sia sul "come" che sul "quando" gli enti locali adempiranno al loro dovere di eliminare tutte le discordanze. Dovere degli italiani all’estero è invece iscriversi all’Aire e aggiornare tempestivamente la propria posizione.
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