Si sono aperti lunedì 19 giugno i lavori del nuovo Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, il “parlamentino” degli italiani nel mondo.
Durante l’Assemblea di insediamento alla Farnesina, il CGIE ha osservato un minuto di silenzio per ricordare Silvio Berlusconi, scomparso lunedì scorso: “Si è da sempre impegnato per gli italiani nel mondo”, ha detto il consigliere del CGIE di Forza Italia Antonio Cenini.
Ha preso poi la parola il Sottosegretario agli Esteri con delega agli italiani nel mondo, Giorgio Silli: “Sarete chiamati a costruire il nuovo CGIE, un momento chiave che marcherà gli obiettivi del Consiglio rivolgendo lo sguardo al futuro, alle nuove istanze dei nostri connazionali all’estero”.
“I fondi a disposizione non sono sufficienti per tutelare i nostri connazionali nel mondo – ha ammesso Silli -, spero che possa nascere un rapporto di fiducia reciproca e vi raccomando, qualora vi fosse la volontà e la necessità, di fare una riflessione congiunta sulle riforme e le migliorie affinché il governo possa lavorarci”.
“Il contributo di voi consiglieri è fondamentale per veicolare ai nostri connazionali all’estero il sostegno dell’Italia”, ha detto Silli. L’inizio dei lavori CGIE rappresenta “un primo momento di dialogo aperto tra governo e CGIE sulle iniziative per rafforzare i legami con le nostre comunità. Il vostro insediamento arriva in un momento cruciale con un aumento sensibile dei connazionali all’estero: una comunità composita che pone all’Italia sfide complesse e opportunità”.
Secondo il sottosegretario agli Esteri “dobbiamo tener conto delle crisi odierne, che impongono alle istituzioni una rinnovata presenza. In questi primi mesi ho percepito quanto sia importante per i connazionali sentirsi rappresentati e sostenuti. C’è un nuovo slancio che intendiamo dare al rapporto tra governo e CGIE che ambisce a rilanciare la relazione con gli organismi di rappresentanza”.
“Il sensibile aumento degli italiani all’estero, comunità estremamente composite, tutte meravigliosamente diverse ma con il comune denominatore di essere italiane, ci pone importanti opportunità ma anche sfide articolate e complesse”.
“Nei miei primi mesi alla Farnesina – ha aggiunto Silli – ho percepito quanto sia importante per i nostri connazionali sentirsi pienamente rappresentati e sostenuti dallo Stato, oltre che dagli organismi rappresentativi e dall’associazionismo”.
“Questa assemblea – ha detto ancora Silli – costituisce un momento di dialogo costruttivo tra governo e Consiglio degli italiani all’estero sullo sviluppo di nuovi strumenti ed iniziative per rafforzare i legami tra gli italiani all’estero e le istituzioni”. “Il nuovo slancio che intendiamo dare al rapporto tra governo e Cgie vuole, dunque, rilanciare la collaborazione con gli organismi di rappresentanza della comunità italiana all’estero” ha concluso il sottosegretario.