“Oggi, dopo quattordici mesi dall’elezione e nomina dei consiglieri, finalmente il nuovo Consiglio generale degli italiani all’estero (Cgie) si è riunito e i nostri concittadini nel mondo vedono questo importante organismo consultivo riprendere il suoi lavori. Intervenendo nel corso del dibattito generale dell’assemblea di insediamento, ho ricordato l’importante dei servizi consolari mettendo in luce la loro carenza presso tante senti diplomatiche italiane all’estero, soprattutto per quanto riguarda il rilascio di passaporti, carte di identità e altri documenti. Può sembrare un problema marginale ma non lo è perché è inutile parlare dell’importanza delle comunità italiane all’estero se poi queste persone non sono messe nelle condizioni di ottenere nemmeno un semplice documento per tornare in Patria. Ritengo necessario trasformare il Cgie nel motore delle politiche per i cittadini italiani nel mondo, spurando i suoi limiti: la sua autoreferenzialità, la sua lottizzazione politica, la scarsa chiarezza e trasparenza dei criteri di nomina governativa dei consiglieri e, non ultimo, la sua limitata rappresentanza geografica”. Lo dichiara la deputata Federica Onori, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Esteri Camera.
“Sono molto contenta che possa riprendere il dialogo tra Parlamento e Cgie – conclude Onori – perché questo mi consentirà, come eletta nella circoscrizione estero, di essere più incisiva ed efficace nelle mie iniziative per gli italiani all’estero che da mesi sto portando avanti – penso alla proposta di legge sul portale telematico unico di informazione per gli italiani all’estero appena incardinato in commissione e l’emendamento a mia prima firma per l’adeguamento salariale per i dipendenti a contratto delle sedi diplomatiche e degli uffici consolarti dopo vent’anni di attesa”.