“Nell’ultima Legge di Bilancio è contenuta una misura che prevede multe fino a 5mila euro agli italiani nel mondo che non si iscrivono all’AIRE. Iscriversi all’Anagrafe degli italiani all’estero, per un italiano che vive oltre confine, è davvero molto importante, per tanti motivi. In particolare, è estremamente utile per fare capire allo Stato italiano quale sia il numero reale dei connazionali residenti all’estero; quanto, quindi, contino le comunità italiane nel mondo, e quanto sia necessario offrire loro servizi efficienti in tempi dignitosi, investendo le risorse necessarie”. Lo dichiara in una nota Vincenzo Odoguardi, vicepresidente MAIE.
“Se la rete consolare talvolta dimostra delle carenze – prosegue -, è anche perché ad essa vengono dati fondi in base al numero degli iscritti AIRE, non a quello delle effettive presenze di connazionali.
Oggi abbiamo circa 6 milioni di italiani all’estero regolarmente iscritti, ma in realtà – tra cittadini italiani non registrati e oriundi – il numero si stima sia almeno dieci volte maggiore. Ovvio che i Consolati non siano in grado di reggere un peso e una pressione simile.
Vogliamo sperare che l’esecutivo, con questo provvedimento, stia cercando di mettere in atto uno sforzo per riconoscere l’effettiva entità della diaspora italiana, e che dunque si muova di conseguenza, destinando maggiori fondi all’universo dell’emigrazione e ai servizi consolari. Se gli italiani nel mondo non si registrano all’AIRE, sono destinati a restare nell’oblio”.
“Come Movimento Associativo Italiani all’Estero – conclude Odoguardi – auspichiamo, non da oggi, un ministero per gli Italiani nel mondo, che possa prendersi cura di tutte le problematiche che riguardano quei connazionali che vivono lontano dallo Stivale”.