Rilanciare i Comites nelle loro funzioni e prerogative, farne il fulcro delle attività sociali, economiche, culturali delle comunità italiane all’estero, garantirne autorevolezza nei rapporti con le sedi consolari: questi gli obiettivi di un’articolata proposta di riforma dei Comites che è stata dibattuta, in un ciclo di riunioni della Commissione “Rappresentanza e associazionismo” dell’Assemblea PD estero, cui hanno partecipato Circoli e Federazioni del PD, Parlamentari, rappresentanti del mondo associativo e membri di Comites e CGIE.
“In vista delle elezioni dei Comites previste entro la fine del 2021, abbiamo ritenuto urgente avviare una duplice iniziativa politica per un rinnovamento profondo della rappresentanza delle comunità all’estero: da un lato promuovere una riforma legislativa, che si avvarrà nei contenuti di quanto già elaborato dal CGIE e dall’altro, attraverso l’avvio di una mobilitazione importante nei cinque Continenti, per informare e stimolare, insieme con associazioni e cittadini, la partecipazione democratica alle prossime elezioni”. Così afferma Massimiliano Picciani, presidente Assemblea PD estero.
Le proposte del PD Mondo riguardano molti nodi critici per il funzionamento delle istituzioni di rappresentanza di base: una modifica delle modalità di voto, in particolare abolendo quell’inversione dell’opzione che, introdotta nel 2015 senza una campagna informativa adeguata, ha condotto al crollo della partecipazione; la ridefinizione dello status e del ruolo dei Comites come animatori e promotori delle comunità all’estero in un’ottica di sinergia con il sistema-Paese, aperti alle collaborazioni con gli enti italiani all’estero in ambito culturale, economico, scientifico e alle interazioni sia con le istituzioni locali dei Paesi di residenza, sia con Regioni e Comuni italiani; il rafforzamento del loro ruolo di rappresentanti autorevoli e adeguatamente ascoltati dalle autorità consolari, in particolare sul tema dei servizi, dell’assistenza sociale e nella definizione di “piani Paese” incisivi e adeguati alle realtà locali; la definizione di criteri di trasparenza nell’attribuzione di finanziamenti ordinari e speciali e, di supporto, per la gestione di eventuali fondi propri.
“Tutte queste modifiche sono indispensabili affinché i Comites possano rivestire ancora meglio il ruolo centrale che spetta loro e, soprattutto, siano messi nelle condizioni di rispondere alle esigenze di comunità all’estero profondamente cambiate negli ultimi anni” spiega Picciani. “In questa nuova dinamica, il PD sarà presente come partito di Italiani all’estero per gli Italiani all’estero, e si farà promotore di una mobilitazione larga, per portare i nostri concittadini al voto e alla gestione partecipata dei prossimi Comites”.