La scorsa settimana si è svolto a Budapest un forum dal titolo "Le prospettive della Nuova Europa", un appuntamento – giunto alla terza edizione – organizzato dal think tank internazionale European House Ambrosetti in collaborazione con l’ambasciata italiana in Ungheria.
Tra gli altri, sono intervenuti all’evento anche l’ex ministro dello Sviluppo economico della Repubblica Ceca, Vladimi’r Dlouhy; il ministro di Stato magiaro per la Pianificazione finanziaria, Zoltan Csefalvay, e Valerio De Molli, senior partner dello Studio Ambrosetti.
Durante il Forum sono state confrontate in particolare le prospettive delle economie dell’Europa Centro-Orientale, soffermandosi sull’analisi comparata delle performance macroeconomiche dei Paesi di recente adesione all’Eurozona e del resto delle economie della Nuova Europa durante l’attuale crisi economica.
Pe’ter Medgyessy, ex premier ungherese, ha aperto i lavori: nel suo intervento ha voluto rimarcare l’importanza di incontri di questo livello in un momento di grande incertezza economica anche come elementi di orientamento delle scelte dei policy maker nazionali.
Giovan Battista Campagnola, ambasciatore d’Italia a Budapest, nel suo saluto ha evidenziato come la necessita’ che l’Europa torni a dare ai mercati un’immagine di coesione e di forza sia divenuta ormai ineludibile alla luce della pressione crescente sui debiti sovrani. Da cio’ consegue l’importanza che, accanto a misure di rigore e riforme strutturali nei singoli paesi della zona Euro, l’Europa metta in atto una serie di misure di rafforzamento del governo comune dell’economia.
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