Il Movimento No Tav, attraverso i suoi siti di informazione, lancia un breve comunicato per ringraziare i ribelli maoisti per la liberazione del valsusino Paolo Bosusco. "Il 24 marzo scorso sapute le difficolta’ della situazione di Paolo avevamo deciso di scrivere al movimento maoista indiano – cosi’ comincia il comunicato dei valsusini – Pensiamo che in quelle parole ci sia tutta la bellezza e la forza di due popoli in lotta. La Val di Susa e l’India, due terre cosi’ lontane che si legano quasi per caso nella vicenda di Paolo". "Non eravamo voluti entrare nel merito della situazione di lotta indiana – si dice ancora – lontana dalla nostra terra, avevamo pero’ immediatamente riconosciuto la legittimita’ di questa resistenza e il diritto di questo movimento e di questo popolo a ribellarsi".
Dal Movimento No Tav parte, dunque, un "grande abbraccio al valsusino Bosusco". "Paolo stesso – si sottolinea ancora – ha confermato di essere stato trattato al meglio, la sua comprensione e la sua vicinanza ai ribelli ci dimostrano come si possa e si debba andare oltre i tradizionali paradigmi di narrazione e di informazione. Non possiamo che ringraziare i ribelli per la liberazione di Paolo sperando che trovino in breve tempo la strada per la soluzione del loro conflitto. Siamo commossi per Paolo – conclude la nota del Movimento No Tav – per la sua dignita’ tutta valsusina nell’affrontare i momenti difficili, tempra e carattere degli uomini di montagna".
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