Per la seconda volta in una settimana è stata estesa per altri giorni la custodia cautelare nei confronti di Tiziano Ronchi, docente bresciano fermato in Nepal domenica 5 marzo con l’accusa di aver prelevato dei frammenti in legno ritenuti sacri.
Il bresciano è sempre ricoverato in ospedale dove sta affrontando la detenzione e aspetta di conoscere le accuse definitive dopo che il fermo era stato firmato su segnalazione del dirigente del Dipartimento Archeologico del Nepal ai sensi del Monument Preservation Act del 2013.
Il Consolato Generale, in stretto raccordo con la Farnesina, “continuerà a seguire il caso con la massima attenzione, prestando assistenza consolare al connazionale e mantenendo contatti con i familiari in Italia” viene assicurato dalle autorità diplomatiche.