"O dolce Napoli": è questo il titolo della mostra inaugurata ieri a Mosca, alla presenza di Antonio Zanardi Landi, ambasciatore italiano in Russia. Si tratta di un omaggio al capoluogo campano, una mostra – allestita alla galleria Tretjakov – che vede fra i protagonisti una serie di dipinti di artisti russi e italiani della prima meta’ dell’800, tutti legati al tema della citta’ partenopea.
L’iniziativa rientra nelle iniziative dell’Anno incrociato della Cultura e della Lingua italiana in Russia e della Cultura e della Lingua russa in Italia. Nell’esposizione dialogano le due visioni di Napoli offerte dal punto di vista italiano e da quello russo. Sono presenti opere della cosiddetta "scuola di Posilippo" rappresentata da Giacinto Gigante, ma anche una serie di schizzi, realizzati da pittori dilettanti che dovevano precedere cartoline sulle quali venivano riprodotti i luoghi piu’ popolari della citta’.
Andriano Dell’Asta, direttore dell’Istituto di cultura italiana a Mosca, sottolinea: "Napoli e’ un esempio brillante dei legami tra i nostri due Paesi".
Ljudmila Markina, curatrice dell’evento, spiega: "Napoli ricopre un posto tutto suo nell’immaginario russo: si distingue dall’accademica Roma, dalla classica Firenze o dalla Venezia del carnevale per la sua posizione, il suo clima mite e la particolare luce". "I pittori romantici, e poi anche i russi, hanno iniziato a visitarla, dopo il lungo inverno o per le acque termali di Ischia, e si sono innamorati di lei".
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