L’esposizione "Un’aria d’Italia" propone un particolare sguardo sull’emigrazione italiana nella nostra regione ed illustra i periodi collegati allo sviluppo del Delfinato alla fine del Medioevo, a cui parteciparono banchieri e investitori venuti dal Nord Italia. Mette in risalto anche la partecipazione dei patrioti d’oltr’alpe, favorevoli alle idee della Rivoluzione, esiliati in Francia ed in Isère alla fine del XVIII secolo.
L’esposizione racconta altresì la storia di quelle migliaia di migranti italiani che giunsero in Isère dalla metà del XIX secolo sino agli anni 1960 e testimonia dell’apporto socio-economico di cui furono vettori.
In tale maniera, dai tempi degli Allobrogi ai giorni nostri, il visitatore incontra i banchieri-mercanti lombardi, scopre l’apporto artistico e del saper fare venuti dall’Italia, rivisita il Delfinato nelle prove delle guerre con l’Italia, ammira questi lavoratori talentuosi che hanno costruito l’Isère, messo in valore le foreste e le miniere di carbone.
Il percorso abborda altresì l’Italianità, sentimento diffuso dell’appartenenza ad una terra, una lingua, una storia, un’arte del vivere che porta in sé ogni Italiano d’origine.
Vincent Costarella si é cimentato a coglierne l’essenza in un foto-reportage presentato all’interno dell’esposizione, come lo ha fatto Anna-Maria Brambilla con un corto metraggio.
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