"Le procedure di voto per corrispondenza nella circoscrizione Estero sono difficoltose e in quale misura lo si è visto anche in occasione dei referendum dello scorso giugno". Lo ha dichiarato nell’Aula di Montecitorio il deputato del Pd Donato Mosella. "Noi pensiamo – ha detto il deputato – che occorra superare l’atteggiamento di apparente indifferenza che il governo riserva a questo tema, affinché il diritto di voto dei nostri connazionali residenti all’estero sia, quanto meno, reso esigibile in chiave effettiva".
Mosella ricorda in aula che "i nostri emigranti sono oggi più di due milioni in Europa e oltre un milione in America; sono consistenti gli insediamenti in Sudafrica e in Australia ma, anche se in numero minore, vi sono italiani che vivono e lavorano in tutti i Paesi del mondo. Vi sono moltissimi talenti italiani ben inseriti nei Paesi che li ospitano; più di 6 mila sono gli operatori impegnati nella cooperazione allo sviluppo per conto delle organizzazioni non governative". "L’apporto culturale ed economico di questa forza viva è una realtà che non è possibile trascurare – sottolinea il deputato -; confidiamo che il governo si impegni a dare ai nostri connazionali all’estero la certezza che il loro Paese d’origine ne riconosce, appieno, la dignità di cittadini".
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