Il viaggio del presidente del Consiglio Mario Monti negli Stati Uniti ha testimoniato ancora una volta l’importanza che rivestono gli italiani all’estero per l’immagine dell’Italia nel mondo.
Il premier italiano ha potuto osservare da vicino quanto sia considerata la comunita’ degli italiani residenti fuori dai confini del BelPaese, laddove sono riusciti ad integrarsi e a contribuire a rendere grandi i Paesi che li ospitano: senza dubbio gli Stati Uniti ne sono un esempio. Questo mi riempie di orgoglio e di felicità, anche se l’Italia, fino ad oggi, non è riuscita a utilizzare al meglio il valore degli italiani nel mondo come potrebbe e dovrebbe fare.
Monti è stato ricevuto con grandi onori, soprattutto perchè gli italiani all’estero vogliono davvero aiutare l’Italia. C’è solo bisogno che il governo italiano metta in atto provvedimenti che possano finalmente favorire una autentica partecipazione ai destini nazionali degli italiani nel mondo: ma fino ad oggi il governo italiano ha annunciato solo tagli, riducendo le opportunita’ culturali di coltivare le radici nelle nuove generazioni e cancellando perfino quello che costituiva il legame più popolare e continuativo con la madrepatria, Rai international.
Monti, durante la sua visita negli Usa, parlando di fronte ad alcuni esponenti della comunità italiana, ha sottolineato che, soprattutto per quanto riguarda la ricerca, “bisogna puntare sugli italiani all’estero, guardare a loro, sostenerli”: condivido completamente. Senza alcun dubbio è questo il percorso da seguire, anche perchè gli italiani all’estero potrebbero generare enorme ricchezza per l’Italia stessa.
Il presidente del Consiglio ha anche detto che per l’Italia “è molto importante utilizzare tutti gli strumenti a disposizione, fra cui le comunità italiane residenti all’estero, per fare grande l’Italia nel mondo”. Questa è una battaglia che personalmente ho iniziato diversi anni fa, puntando proprio sull’importanza degli italiani all’estero, chiedendo se noi fossimo una “risorsa” o un “carico” per lo Stato italiano e per l’Italia in generale. Ho insistito molto su questo tema e continuerò a farlo, perchè sono convintissimo del fatto che noi italiani residenti all’estero siamo una risorsa di enorme valore per il BelPaese, c’è solo bisogno di usare questa risorsa, di metterla in moto, e la visita di Monti negli Usa è stato senza dubbio un passo verso questa direzione. Sento che sta per iniziare un cammino importante, che ogni giorno che passa ci porterà ad essere più vicini ad un’Italia che terrà in forte considerazione i milioni di italiani all’estero; l’Italia non ha bisogno di salvatori, ha solo bisogno di mettere a lavorare, a regime, tutto il suo enorme potenziale che ha in giro per il mondo. Quel potenziale siamo noi italiani residenti nei cinque continenti, e faremo di tutto per aprire le porte all’Italia, per una nuova rinascita, una nazione moderna, integrata al mondo.
Mi sento di suggerire al premier Monti, con molto rispetto, di visitare la collettività italiana del Sud America, in particolare quella residente in Argentina, per valutare la ricchezza che rappresentiamo noi italiani all’estero, moltissimi italiani che in Sud America e in Argentina sono apprezzati e costituiscono una forza economica e politica degna di considerazione.
L’Italia ha una grande opportunità, quella di guidare gran parte dell’industrializzazione presente e futura in Sud America e in particolare in Argentina e Brasile, in vari settori, uno di questo senza dubbio è l’agroalimentare. Gli italiani residenti in questi Paesi dell’America Meridionale possono fare moltissimo, c’è solo bisogno della volontà política di portare avanti progetti seri e fruttuosi.
Gli Stati Uniti sono stati una grande sorpresa per il presidente Mario Monti, il Sud America non sarà da meno; l’Argentina, grazie anche alla nostra organizzazione capillare sul territorio, puo’ essere un porto sicuro per chi vuole intraprendere nuove vie di realizzazione personale e sperimentare dinamismo e opportunità di crescita, arrivando ad assicurarsi una qualità di vita migliore e un successo duraturo.
*PdL, Responsabile del Movimento delle Libertà in Argentina
Discussione su questo articolo