Il 7 aprile sarà la giornata della manifestazione organizzata e convocata dal MAIE davanti alle sedi consolari per reclamare, da un lato, il diritto degli italiani all’estero a ricevere trattamenti adeguati e servizi efficienti e, dall’altro, per chiedere che il personale consolare, i contrattisti, i diplomatici e i consoli onorari siano messi nella condizione di lavorare meglio, con un rafforzamento degli strumenti a loro disposizione, ossia con più risorse economiche e più risorse umane.
Ricardo Merlo, presidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero, sottolinea: “ La nostra rete consolare – soprattutto in alcune aree geografiche, che dal punto di vista degli iscritti AIRE sono significative – non è efficiente né adeguata al ruolo che l’Italia occupa nel panorama delle grandi potenze. C’è da vergognarsi a guardare le file che si formano davanti ai consolati, neanche fossimo un paese del terzo mondo. Per non parlare delle attese per avere la cittadinanza: in Brasile chi presenta la domanda oggi, forse potrà essere cittadino… tra 10 anni”.
Ricky Filosa, Coordinatore MAIE Nord e Centro America: “Vogliamo che vengano rispettati i diritti dei nostri connazionali che si rivolgono al consolato, devono avere servizi degni e efficienti. Chiediamo inoltre che chi si trova dall’altra parte, chi lavora nel consolato, sia messo nelle condizioni di fornire un servizio adeguato, invece oggi è costretto lavorare senza mezzi”.
Antonella Rega, Capo Segreteria MAIE: “Gli ultimi 10 anni sono stati caratterizzati da continui tagli di spesa che hanno messo i nostri consolati in ginocchio. In alcune circoscrizioni i tempi di attesa per fare la cittadinanza si calcolano in lustri: si aspettano 5 o 10 anni. Il personale consolare lavora con difficoltà, a discapito del servizio e della serenità di tutti, lavoratori e pubblico che sono esasperati!”.
Luis Molossi, coordinatore MAIE Brasile : “Siamo stanchi di aspettare anni per fare un cittadinanza o mesi per fare un passaporto. Ridiamo dignità ai nostri connazionali e risorse adeguate ai nostri diplomatici e ai lavoratori dei nostri Consolati e Vice Consolati”.
Aldo Lamorte, coordinatore MAIE Uruguay: “Ritroviamoci tutti insieme il 7 Aprile davanti alle sedi dei nostri consolati in tutta l’America Latina, e poi anche nel resto del mondo. Non ci saranno bandiere di partito alle nostre manifestazioni, perché essere trattati bene e con dignità non è una battaglia politica di destra o di sinistra o solo del MAIE: è un diritto di noi cittadini italiani”.
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