Si avvicina la Legge di Bilancio, la più importante dell’anno, quella che stabilisce dove andranno i soldi, a quali capitoli dare maggiore attenzione e a quali, invece, ridurre i fondi. Spiace molto constatare che, ad oggi, ancora una volta gli italiani all’estero risultano essere tra i più colpiti dai tagli.
E’ una storia che si ripete, purtroppo: quando c’è da recuperare risorse, gli italiani nel mondo sono tra le categorie maggiormente penalizzate.
Come MAIE stiamo valutando di presentare alcuni emendamenti per evitare, per esempio, che si riducano le agevolazioni a favore dei connazionali che dall’estero tornano a vivere in Italia; negli anni scorsi, proprio con il MAIE al governo, avevamo studiato incentivi fiscali – a certe condizioni – a favore degli iscritti AIRE che decidono di rientrare in Patria.
Troviamo che fare un passo indietro e stringere la maglia delle agevolazioni ai cosiddetti “impatriati” sia sbagliato e controproducente. Si parla tanto di incentivare il rientro in Patria degli italiani nel mondo e poi si agisce in questo modo? E’ un errore.
Penso anche ai tagli che andranno a colpire gli organismi di rappresentanza degli italiani nel mondo, Comites e CGIE, istituzioni che già operano in regime di volontariato e che si trovano già oggi ad affrontare difficoltà a causa di budget ridicoli. Immaginiamo cosa potrebbe succedere tagliando ancora.
Quel che è peggio, è che la manovra proposta dal governo non ha alcuno slancio in avanti per quanto riguarda l’universo dell’emigrazione e il Sistema Italia oltre confine.
Al termine di una riunione tra il sottoscritto, l’On. Franco Tirelli, il Sen. Mario Borghese, il Vicepresidente Enzo Odoguardi e gli altri membri dell’Ufficio di presidenza MAIE, abbiamo concluso che questa è una Legge di Stabilità senza alcuna visione politica per gli italiani all’estero, non guarda al futuro ma impone soltanto nuovi tagli.
Attenderemo i numeri e le carte, in modo tale da studiarne i dettagli, per poi tornare eventualmente a farci sentire. Ma fin d’ora possiamo affermare che se certe cose non cambieranno, come MAIE non voteremo la manovra del governo, né in Commissione – dove il voto del MAIE ha un peso non indifferente – né in Aula.
Manteniamo la nostra autonomia di sempre, la nostra indipendenza, senza guardare in faccia a nessuno quando si tratta di difendere i diritti e gli interessi degli italiani all’estero.
Ricardo Merlo
Presidente MAIE