Mentre in Italia la politica è sempre più confusa, mentre nel nostro Paese i temi che riguardano gli italiani all’estero sono sempre più dimenticati, Ricardo Merlo ha un chiodo fisso: gli italiani nel mondo, i loro interessi, le loro necessità. E per questo continua a lavorare, non solo nella sua Argentina e in tutta l’America Latina, dove è stato eletto, ma, per quanto gli è possibile, anche fuori dalla sua ripartizione elettorale.
Il deputato e presidente del Maie, il Movimento associativo degli italiani all’estero, sceglie Italiachiamaitalia.it per replicare a Salvatore Ferrigno, già deputato di Forza Italia nella scorsa legislatura (Governo Prodi) e oggi presidente di Insieme, movimento di italiani nel Nord e Centro America, che al nostro quotidiano online aveva parlato di un possibile avvicinamento con il Maie alle prossime elezioni politiche: “Non chiudo le porte a nessuno, ma parlare di alleanze in questo momento mi sembra quanto meno prematuro”, sottolinea Merlo, che spiega: “In Nord e Centro America il Maie presenterà candidati locali, persone che conoscono da tempo il territorio. Ferrigno se vuole può anche presentare la sua lista in Sud America, questo non farà che arricchire l’offerta elettorale. Con Ferrigno – racconta ancora Merlo a Italiachiamaitalia.it – abbiamo parlato una o due volte, in maniera molto rapida e poco approfondita, della possibilità di una alleanza. Ma ci tengo a precisare una cosa: il Maie è nato all’estero, il presidente Maie – il sottoscritto – è un italiano nel mondo. Fin dalla mia discesa in campo, mi sono battutto per i connazionali, al di là di ogni schieramento politico. Il Maie ha una origine che lo rende diverso rispetto a ogni partito o movimento che arrivi da una certa forza politica. Noi siamo stati coerenti, e lo saremo sempre”.
Quando arriverà il Maie ufficialmente in Nord America? “Fra poco”, dichiara Merlo. Gli chiediamo di essere più preciso, ma lui insiste: “Fra poco. Stiamo valutando diverse cose, anche con Pierferdinando Casini e con Cesa. Dobbiamo sistemare alcune questioni”. Il Maie infatti ha da tempo stretto un’ alleanza con l’Udc, un partito “molto interessato agli italiani nel mondo”. “Non ha senso andare in Italia per poi restare isolati: abbiamo fatto una alleanza con una delle persone che sarà determinante nelle scelte future del Paese, nei prossimi anni”.
Certo è che fra poco più di un mese partiranno i congressi Maie in Australia: “Il 9 marzo faremo in Australia tre congressi, a Sidney, Melbourne, Adelaide. Sarà presente anche il nostro rappresentante del Sud Africa, Riccardo Pinna. Il Sud Africa infatti fa parte della stessa ripartizione elettorale, ma gli italiani che vivono in Africa fino ad oggi ci sembra siano stati trascurati dai vari partiti. Ecco, noi vogliamo coinvolgere anche loro”. Attraverso i congressi “presenteremo la nostra struttura in Australia. Ci sarà anche Francesco Pascalis, Coordinatore Maie Oceania, e Nick Scali, Coordinatore Maie Australia”. “Il lavoro del Maie procede bene in America Latina, siamo stati recentemente anche in Paraguay. Il nostro obiettivo è rafforzare ulteriormente tutto il nostro network, per essere pronti alle sfide elettorali che ci attendono: e oltre al Sud America, come annunciato altre volte, Nord e Centro America, Europa, Oceania”.
RAI INTERNAZIONALE In questo periodo si continua a parlare di Rai Internazionale: dal 31 dicembre, infatti, sono stati cancellati i programmi dedicati agli italiani all’estero. Ma per Ricardo Merlo il canale internazionale della televisione pubblica non è morto. "Chiudere i programmi Rai dedicati agli italiani nel mondo è stato un grandissimo errore. Bisognerebbe rifondare RI, darle una nuova impronta, ci sono tante cose da cambiare. Ma non credo che questa sia la morte di RI, secondo me c’è ancora la speranza di riportarla in vita. Non è morta, mi rifiuto di accettare questa affermazione. Verranno altri periodi, altre persone che capiranno che è importante saper valutare correttamente la presenza di milioni di italiani nel mondo”. Come Mai “ci siamo mossi parlando con le autorità e attraverso conversazioni tenute con esponenti politici soprattutto del Terzo Polo, per fare qualcosa insieme. Certo è che questa partita non è ancora finita”.
GIULIO TERZI SANT’AGATA Il nuovo ministro degli Esteri? “Due mesi di lavoro sono pochi per giudicare una persona. Forse l’unica cosa che è cambiata è l’atteggiamento verso gli italiani nel mondo, ma cose concrete non ne abbiamo avute moltissime. In ogni caso, credo sia stato fatto un passo in avanti. Vedremo nei prossimi mesi…”.
VOTO ALL’ESTERO “Per mettere in sicurezza il voto degli italiani nel mondo, crediamo si debbano fare prima di tutto due cose, senza necessità di una riforma totale della legge. Una di queste, presentata in una proposta di legge con Casini, è quella di inserire in ogni circoscrizione consolare un comitato di controllo che sia formato dai rappresentanti di lista di ogni partito. Fino ad oggi le liste che si presentano non partecipano ai vari controlli sulle operazioni di voto. La creazione di questi comitati aiuterà soprattutto i consoli a organizzare il proprio lavoro e a controllare meglio lo svolgimento delle operazioni. Siamo inoltre d’accordo con chi ha proposto la stampa delle schede elettorali a Roma”. La riforma elettorale vera e propria, così come le riforme istituzionali, “dovranno essere portate avanti nella prossima legislatura. Oggi non c’è né il tempo né la volontà politica di fare riforme serie: dimezzamento del numero dei parlamentari? Legge elettorale? Chiedo che non venga venduto più fumo”.
GOVERNO MONTI “Siamo ormai, di fatto, alla fine della legislatura. Mancano solo dieci mesi, poi si scioglieranno le Camere e saremo in piena campagna elettorale. Noi del Maie – spiega Merlo – guardiamo già al futuro, a quello che verrà. Lavoriamo perché nella prossima legislatura si possano fare quelle cose che gli italiani all’estero aspettano ormai da anni”.
DURERA’ MONTI? “In politica tutto può succedere. Ma a questo punto penso sarebbe una follia fare cadere adesso il governo, dieci mesi prima dello scioglimento delle Camera, non avrebbe alcun senso”. Bossi però punta a staccare la spina al Professore… “Penso che Bossi sia uno fuori di testa”, dichiara Merlo a Italiachiamaitalia.it: “Peccato che l’Italia sia stata governata, almeno in parte, da uno come lui fino a pochi mesi fa. E’ incredibile che quell’uomo ancora continui a rappresentare una forza del 10%. Penso che sarebbe meglio che Bossi vada a curarsi e a stare un po’ con i suoi nipoti, invece di fare tanto danno all’Italia. Lasci che altre persone partecipino a costruire un nuovo centrodestra".
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