L’incontro tra Ricardo Merlo, presidente del MAIE, e Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, è certamente un successo personale di Vittorio Pessina. E conferma ciò che Pessina ha ribadito più volte: Silvio, per ciò che riguarda gli italiani all’estero, fa sul serio. Con l’incontro tra l’uomo di Arcore e Merlo, infatti, crediamo si possa affermare che Forza Italia entra con tutti e due i piedi nell’universo dell’emigrazione.
Lasciatecelo dire: Pessina ha vinto. Ha vinto contro le malelingue, contro chi sui social network sa sempre e solo sputare veleno. Contro gli invidiosi, i rancorosi, i bugiardi. Contro gli scettici.
La gestione Pessina conquista sempre più consensi tra gli italiani all’estero, tra i referenti forzisti nel mondo. E se qualcuno sui social lavora per addossargli colpe che alla fine rivelano solo la propria incapacità di giudizio, beh, faccia pure se si diverte. Non sarà certo qualche post su Facebook o Twitter a preoccupare il senatore, né a indebolirlo. Semmai contribuiranno a farlo più forte e più determinato a portare avanti la propria missione, quella di tornare a far brillare Forza Italia all’estero.
Riportare agli antichi splendori il partito nei cinque continenti non è, non sarà facile. Pessina questo lo sapeva fin dall’inizio, non ha mai creduto che fosse semplice. Ma sa che non è impossibile. Si può fare. Perché oltre confine sono tantissimi gli italiani che sono rimasti orfani di una Forza Italia che avevano amato molto e a cui avevano dedicato tanto impegno. Come ha spiegato lo stesso Pessina, oltre confine il popolo azzurro c’è ma è stato trascurato. Va riorganizzato, rinnovato se possibile. E agli azzurri nel mondo va data quella giusta carica di entusiasmo per farli ripartire. Insieme al MAIE.
Già, perché il faccia a faccia tra Merlo e Berlusconi non è qualcosa da poco. Non va affatto sottovalutato, anzi. E’ un segnale preciso, il primo mattone di una casa comune. Nelle intenzioni di Ricardo e Silvio, MAIE e Forza Italia viaggeranno su binari per certi aspetti diversi ma che potranno incrociarsi quando ci sarà bisogno di ergere un muro contro quel pugno di ferro che la sinistra renziana ha usato nei confronti delle nostre comunità nel mondo. Ovviamente, se questa casa comune acquisterà sempre più forza, un giorno, oltre che di programmi, si parlerà anche di elezioni politiche. E quindi di candidature. Lì si apriranno i giochi. Per chi vive la politica giorno per giorno con grande passione, per chi ce l’ha nel sangue, saranno giorni, settimane di pura adrenalina. Ma per questo c’è ancora tempo.
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