“Si sta svolgendo in questi giorni l’assemblea plenaria del CGIE – ha detto Roberto Mazzarella, responsabile del Dipartimento regionale sulla mobilità Umana di Italia dei Valori – e la domanda più ricorrente è se questo organismo è ancora utile e, soprattutto, se serve ai nostri connazionali all’estero.
Penso che, naturalmente, tutti gli organismi elettivi, essendo espressioni della volontà di chi li elegge, hanno sempre un senso.
Il tema allora è ritrovare il senso dello stesso organismo, e verificare, con onestà trasversale, se questo organismo é davvero utile e funzionale al momento storico che vivono le nostre comunità sparse nel mondo.
In buona sostanza, il CGIE, è fedele rappresentante degli italiani all’estero? Sa cogliere i cambiamenti, le difficoltà, la voglia di prospettive che provengono soprattutto dai giovani italiani residenti all’estero?
Questo dovrebbe chiedersi con umiltà il CGIE: se è davvero utile per una comunità italiana all’estero che chiede unità, capacità di sintesi e prospettive mondiali.
Conosco personalmente buona parte dei componenti del CGIE e questo mi incoraggia a pensare che tutto ciò potrebbe essere attuato… Ma forse dovremmo fare tutti uno sforzo in termini di concretezza. Favorendo, ad esempio, un serio dibattito sulla funzionalità del CGIE, pensando ai giovani italiani residenti all’estero ma anche al valore aggiunto che la nostra presenza all’estero può rappresentare per il nostro Paese.
Ma serve coraggio, e liberarsi dalle pastoie di un dibattito, anche politico, ancorato al secolo scorso. Noi tutti, e anche il CGIE, dobbiamo saper parlare alle donne e agli uomini di questo tempo…”.
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