Massimo Romagnoli è tornato. Un’altra volta. Eh già, l’ex deputato di Forza Italia torna alla carica con il suo MdL, il Movimento delle Libertà fondato anni fa con cui ha portato avanti tantissime battaglie a favore degli italiani nel mondo, in particolare di quelli residenti in Europa.
Romagnoli sceglie ItaliaChiamaItalia per comunicare la notizia del rilancio del suo Movimento e per inviare a tutti – italiani all’estero, forze politiche e osservatori – un messaggio molto chiaro: “Siamo di nuovo in campo insieme agli italiani residenti in Europa”. E al nostro quotidiano online spiega: “Il Direttivo del Movimento delle Libertà, riunitosi a Bruxelles il 31 ottobre scorso, ha deciso di contribuire attivamente alle elezioni dei Comites nel 2020. Proprio per questo – prosegue Romagnoli – presenterà liste in tutta Europa, per poter poi mandare al Consiglio Generale degli Italiani all’Estero i migliori candidati, ovvero coloro che avranno ottenuto il miglior risultato”.
L’ex parlamentare azzurro nei giorni scorsi ha dettato la linea ai suoi: “Ci schieriamo politicamente contro l’attuale governo, da cui prendiamo le distanze. Si tratta dell’ennesimo esecutivo non eletto dal popolo, non voluto dagli italiani ma da inciuci di palazzo”.
E’ la solita storia onorevole… Siamo una Repubblica parlamentare, i governi si formano in Parlamento.
“L’affermazione, di per sé demagogica, sembra infatti essere facilmente smontabile da chi ha un minimo di conoscenza della Costituzione. Eppure rivela qualcosa di più profondo, che non va trascurato. E’ vero che spesso – continua il presidente MdL – si inveisce contro un fantomatico Governo non eletto, quando invece, a guardar bene, il problema andrebbe ricercato nei deputati e nei senatori che, per una serie di motivi, potrebbero essere poco rappresentativi della volontà popolare”.
Insomma, l’esecutivo giallorosso è tutto da buttare per lei…
“No, in effetti non tutto questo governo è da buttare. Personalmente salvo il Sottosegretario agli Esteri, Sen. Ricardo Merlo, una luce nel buio di questo esecutivo. Ho salutato con gioia la sua nomina a Sottosegretario nello scorso governo e sono felice che anche ora sia presente all’interno del Conte 2 uno di noi, un eletto all’estero, un italiano nel mondo, uno che conosce davvero la realtà degli italiani residenti oltre confine perché la vive da sempre sulla propria pelle. Ecco, salverei Merlo, ma tutto il resto sì, lo butterei”.
Perché ha deciso di tornare in campo? Si è annoiato a stare lontano dalla politica?
“La politica è dentro di me, non posso starne lontano. Me la porto nel sangue. Mi sono dedicato molto in questi mesi al mio lavoro, al business a livello internazionale, ma ho sempre mantenuto i contatti con gli esponenti del Movimento delle Libertà dei vari Paesi europei. Diciamo che ho ritrovato il desiderio di tornare alla politica attiva, quella che richiede un impegno quotidiano; ho sentito il bisogno di dare voce e risposte a quei tanti connazionali che ancora attendono risultati concreti dall’Italia, dai propri rappresentanti istituzionali e parlamentari”.
Nel testo della manovra sono presenti nuove tasse per gli italiani nel mondo…
“Siamo davvero stufi, gli italiani nel mondo sono stanchi. Nuove tasse ed altri tagli? Dopo il massacro dei decenni scorsi? Non ne possiamo più. Allo stesso tempo, dico anche che c’era da aspettarselo, con il Pd ritornato al governo. Anziché tassare e tagliare, dobbiamo valorizzare una volta per tutte i tanti italiani che vivono e operano oltre confine, perché sono loro a fare grande l’Italia nel mondo”.