Roberto Maroni è giunto stamattina a Tunisi, per una visita ufficiale di poche ore. Il ministro dell’Interno è stato accolto dall’ambasciatore d’Italia a Tunisi, Pietro Benassi.
Maroni durante la trasferta tunisina ha incontrato esponenti del governo provvisorio per fare una verifica dello stato di attuazione degli accordi raggiunti tra i due esecutivi, in particolare per ciò che riguarda l’azione di contrasto del fenomeno dell’emigrazione clandestina. Una visita che era stata fissata prima dell’ultima massiccia ondata di arrivi di barconi – anche provenienti dalle coste tunisine – a Lampedusa.
Il bilancio che traccia il ministro leghista, dopo la giornata di incontri, è assolutamente positivo: ripartendo verso l’Italia, Maroni ha sottolineato che l’impegno della Tunisia ha dato i suoi frutti, soprattutto perche’ ha dimostrato come il Paese nordafricano meriti l’attenzione che l’Italia gli assegna nel piu’ complesso scacchiere euro-mediterraneo.
Gli ultimi sbarchi che si sono registrati nelle scorse ore a Lampedusa e nei quali e’ presente un forte numero di tunisini, non preoccupano il ministro dell’Interno, che li considera come episodi a se’ stanti, meritevoli comunque di attenzione. E’ il fenomeno generale, ha detto, che valutiamo costantemente e che ci induce ad un giudizio positivo sull’efficacia dell’accordo con la Tunisia.
Oltre all’aspetto legato alla sicurezza, il sistema dei rapporti tra Tunisia e Italia – ha aggiunto il ministro – deve toccare anche gli aspetti del sociale, che in fondo sono alla base del fenomeno.
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