Resta saldamente nelle mani della sinistra il timone del Consiglio Generale degli italiani all’estero, che riunito in assemblea plenaria alla Farnesina martedì 18 giugno ha eletto il suo nuovo Segretario generale, Maria Chiara Prodi, che prende il posto di Michele Schiavone, scomparso il 30 marzo scorso dopo una lunga malattia.
La plenaria è cominciata osservando un minuto di silenzio proprio per ricordare l’ex Segretario.
Luigi Vignali, direttore generale per gli italiani all’estero della Farnesina, ha detto: “Schiavone era un amico, una guida che tutti abbiamo amato e che vorremmo aver visto qui oggi”.
Prodi è stata eletta con 36 voti. Dodici le schede bianche, 3 le schede nulle.
E’ legata da anni al mondo (più o meno oscuro) dei patronati: da tempo presidente delle ACLI in Francia, è stata riconfermata proprio lo scorso aprile.
Chissà quanto stanno godendo i patronati e le varie sigle sindacali, con tutto il mondo della sinistra, nel sapere che una di loro è stata eletta alla guida del cosiddetto “parlamentino” degli italiani nel mondo. Di sicuro staranno brindando a champagne.
Prodi, al di là delle dichiarazioni di facciata, di certo pensa già alla prossime elezioni politiche. Col meccanismo elettorale del voto all’estero, i patronati – soprattutto in certe ripartizioni, e l’Europa è una di queste – possono svolgere un ruolo fondamentale nel promuovere determinati candidati e canalizzare voti e preferenze. Ma questo ormai lo sanno tutti, anche se nessuno fa niente per cambiare le cose.
“Il minuto di silenzio che abbiamo osservato all’inizio della plenaria ci ha permesso di mettere all’unisono i nostri cuori intorno a Michele Schiavone, che si è sempre impegnato per portare onore, dignità e rispetto al nostro Consiglio – ha detto Prodi -. Le nostre regole e la nostra rete ci proteggono, abbiamo tutti una responsabilità personale che deve essere l’occasione per ripartire. Noi ci crediamo, tutti noi siamo qui perché abbiamo qualcosa nel cuore che ci spinge a operare per il bene delle nostre comunità”.
“C’è tanto lavoro da fare, ma sono fiduciosa. Mi rimbocco le maniche e spero che davanti a noi ci sia un bellissimo futuro per far sentire la voce degli italiani all’estero”.
Le fasi elettorali sono state presiedute dal direttore Vignali. Maria Chiara Prodi, unica candidata alla carica, ha ricevuto 36 voti su 58 votanti.
L’elezione di Maria Chiara Prodi è stata preceduta da un dibattito acceso fra i componenti dell’Assemblea su una mozione presentata da 19 consiglieri (fra i quali Alessandro Boccaletti, Gianluigi Ferretti, Giuseppe Stabile, Monica Spadafora, tutti di area centrodestra) con la quale, in occasione dell’odierna elezione del segretario generale, chiedevano “un dibattito nel merito sulla rielezione di tutte le cariche del comitato di presidenza anziché del solo segretario generale”. Mozione che non è stata messa al voto.