La lingua italiana sempre più studiata in Russa. Nei giorni scorsi sono stati presentati i primi manuali ufficiali della lingua italiana per le scuole della Federazione russa, richiesti nel 2007 dal ministero dell’Educazione e della scienza russo, su iniziativa dell’Universita’ pedagogica statale di Mosca (Mpgu). La presentazione si è tenuta all’Istituto italiano di cultura a Mosca. Si tratta di sette volumi – Redatti dalle italianiste Nadezda Dorofeeva e Galina Krasova -, corredati anche da materiale audio, che saranno la base per l’insegnamento dell’italiano dalla quinta all’undicesima classe, piu’ o meno corrispondenti alle nostre medie e superiori.
I manuali sono stati finanziati dal ministero dell’Educazione russo e la loro pubblicazione, sostenuta da sponsor italiani quali Eni, Banca Intesa ed Enel.
Carlo Davoli, dirigente dell’Ufficio istruzione dell’ambasciata italiana, spiega: "Si tratta di un vero evento, che siamo certi contribuira’ notevolmente all’ulteriore diffusione della studio della nostra lingua in Russia". "La Russia nutre un crescente interesse per l’italiano, sono 3.000 gli alunni in 60 scuole", dove la lingua si insegna a diversi livelli, ma finora solo su libri di testo che non avevano l’imprimatur del ministero.
"L’introduzione dei nuovi manuali – aggiunge Davoli – e’ propedeutico al riconoscimento dell’italiano come lingua nella quale poter sostenere l’esame di accesso all’università", obiettivo su cui si e’ impegnato anche il ministro dell’Educazione russo, Andrei Fursenko, durante l’ultima visita dell’ex omologa italiana, Mariastella Gelmini a Mosca. Inoltre l’iniziativa non va vista solo da un punto di vista educativo e culturale: "Risponde – ha detto Davoli – a una crescente domanda di italiano che viene dal mercato, dalle strette relazioni commerciali tra l’Italia e la Russia".
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