Sono stati liberati i marinai della nave italiana Montecristo (fra cui 7 connazionali), sequestrata ieri. Il blitz è stato portato avanti dalle forze britanniche e americane. Dopo un colloquio fra il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il suo omologo inglese Liam Fox, è stata presa la decisione di intervenire.
La Farnesina conferma la notizia del riuscito blitz. Il ministero degli Esteri, si legge in una nota, "ha appreso con viva soddisfazione che gli undici pirati che hanno sequestrato la Motonave italiana Montecristo si sono arresi e sono stati tratti in stato di detenzione".
L’Unità dei Crisi della Farnesina fin dai primi momenti ha tenuto sotto stretta osservazione la situazione, restando in contatto anche con le famiglie dei marinai italiani che si trovavano sulla nave.
Intanto, per cercare di prevenire altri sequestri, oggi il ministro La Russa ha firmato una convenzione con Confitarma, la confederazione italiana degli armatori, per consentire la presenza di militari italiani a bordo delle navi mercantili. I militari, probabilmente del Reggimento San Marco, avranno il compito di proteggere il personale e il carico a bordo delle navi.
FRATTINI A caldo il ministro degli Esteri commenta la notizia: "Come si può non essere soddisfatti… Ora le famiglie potranno tirare un respiro di sollievo".
GRUPPO D’ALESIO Un portavoce del Gruppo D’Alesio, societa’ livornese armatrice della ‘Montecristo’, rende noto: "Non siamo ancora riusciti a contattare l’equipaggio a bordo. Stiamo contattando le famiglie dell’equipaggio, siamo sollevati da questa notizia".
IL PADRE DI LUCA GIGLIOLI: CONTENTO PER TUTTO L’EQUIPAGGIO Il padre di Luca Giglioli, 22 anni, il piu’ giovane dei marittimi sequestrati dai pirati e liberati oggi commenta l’esito del blitz: "Siamo stati fortunati, credevo finisse male. Ora siamo piu’ tranquilli: sono contento per tutto l’equipaggio". "Luca ha una grande passione per il mare", dice parlando del figlio il cui scopo e’ diventare terzo ufficiale. "Quel tratto di mare e’ pericoloso. Ne avevamo parlato", aggiunge l’uomo, ma il figlio aveva risposto ai propri genitori di non preoccuparsi.
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