Si è parlato tanto di legge elettorale in questi giorni, anche per quanto riguarda gli italiani nel mondo. Eliminazione delle preferenze, liste blindate, riduzione del numero degli eletti all’estero. Sembrava che si fosse ad un passo da un nuovo sistema. Invece adesso non è più così sicuro. La politica, basta leggere i giornali, è ormai alle prese con temi diversi, primo fra tutti quello dei rimborsi elettorali ai partiti, dopo il caso Lega. E poi c’è sempre la crisi economica che non molla, c’è il governo delle banche che tassa e tartassa senza dare risposte ai cittadini e soprattutto senza ridurre nè i costi della politica nè la spesa pubblica. I partiti hanno a che fare con ben altri argomenti, quello della legge elettorale sembra essere stato ormai dimenticato. O quasi.
Insomma, è presto, molto presto per sapere cosa accadrà nei prossimi mesi. La situazione è completamente in bilico. Ma a sentire quello che spiegano fonti parlamentari a ItaliaChiamaItalia, sia la riduzione del numero dei parlamentari sia una nuova legge elettorale sono questioni che ad oggi rappresentano un grosso punto interrogativo: e più si andrà avanti più sarà difficile portare avanti eventuali modifiche, perchè non ci sarà più tempo. Di più: se passerà il mese di aprile senza nulla di concreto fra le mani, senza che venga presa alcuna decisione in merito, presumibilmente tutto resterà come adesso. Dunque mille parlamentari fra Camera e Senato, con 18 eletti all’estero. Con il mantenimento delle preferenze. E con l’addio quindi alla possibilità di liste blindate. Il count down è già cominciato.
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