Fabio Porta, deputato Pd eletto in America Latina e residente in Brasile, annuncia lavori in corso fra Italia e Brasile per quanto riguarda il riconoscimento delle patenti: "La conversione delle patenti di guida a livello internazionale è una di quelle piccole-grandi cose che ha assunto un’importanza crescente con il vertiginoso aumento della mobilità in ambito globale. Ciò è valido sia per gli italiani che vanno all’estero, che per gli stranieri che risiedono più o meno a lungo in Italia". "Lo strumento per arrivare ad una soluzione positiva è quello dei rapporti bilaterali tra i Paesi interessati". Per questo "è stato stipulato di recente un accordo di questo tipo tra Italia ed Ecuador e sarebbe altrettanto necessario ed urgente farlo con il Brasile", osserva Porta, che ha presentato una interrogazione al Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini "perché, sulla base del documento di partenariato strategico, sottoscritto con il Brasile, si definiscano al più presto le procedure amministrative per il reciproco riconoscimento delle patenti".
"Il Governo, tramite il sottosegretario Vincenzo Scotti, ha confermato lo scambio dei contatti con il Governo brasiliano fino al 2009, in particolare l’esistenza di una proposta di accordo con alcune osservazioni mosse dai brasiliani al testo avanzato dall’Italia", spiega il deputato democratico. "Purtroppo l’incontro tra le parti, previsto sulla materia nell’ottobre dello scorso anno, ha subito un rinvio su richiesta brasiliana volto all’approfondimento di alcuni aspetti. Questo approfondimento ha prodotto ulteriori osservazioni da parte delle autorità brasiliane che, tuttavia, sono state sotto alcuni profili eccepite dalla direzione generale della nostra Motorizzazione civile".
"Allo stato attuale si è ancora in attesa delle informazioni richieste dalle autorità italiane agli interlocutori brasiliani", osserva Porta, che poi conclude: "nel prendere atto di questi elementi informativi forniti dal Governo, mi auguro che, una volta tanto, i tempi della burocrazia si avvicinino a quelli delle esigenze delle persone reali e che quindi, nei modi dovuti, i nostri rappresentanti sollecitino le autorità brasiliane per acquisire gli elementi indispensabili a risolvere questa situazione".
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