"Sul territorio italiano risiedono 56.807.827 cittadini che oggi eleggono 618 deputati e 309 senatori, cioè un deputato ogni 91.922 abitanti ed un senatore ogni 183.844 abitanti. I residenti all’estero sono 4.208.977 rappresentati da 12 deputati (uno ogni 350.724) e 6 senatori (uno ogni 701.496). Bella, o meglio brutta, sproporzione". Questa l’analisi che Gian Luigi Ferretti pubblica oggi su "L’Italiano", quotidiano distribuito in Argentina, in un articolo in cui individua possibili scenari e ripercussioni sulla circoscrizione estero alla luce della riduzione dei parlamentari all’esame del Senato.
"Elettoralmente un cittadino italiano residente all’estero vale circa un quarto di un cittadino italiano in Italia. Questa la situazione attuale. Ma siccome al peggio non c’è mai fine, si dice che i partiti (almeno quelli maggiori) si siano messi d’accordo per riformare la costituzione riducendo il numero dei parlamentari, che passerebbero a 500 deputati e 250 senatori. Alla Circoscrizione estero verrebbero attribuiti 8 deputati e 4 senatori. Fatevi i conti: mentre i parlamentari eletti in Italia saranno il 19% in meno, quelli eletti all’estero saranno ben il 33% in meno. Per la serie già ampiamente sperimentata: tutti dobbiamo fare sacrifici, prima di tutti e più di tutti gli italiani all’estero. Si sarebbe arrivato a questa soluzione come mediazione fra le posizioni del Pdl e della Lega, che volevano l’abolizione tout court della Circoscrizione estero e le posizioni di PD e Terzo Polo, che avrebbero voluto mantenere invariata la rappresentanza".
"Ecco come verrebbero distribuiti i 12 parlamentari eletti all’estero: Europa, 1 senatore e 3 deputati; Sud America 1 senatore e 2 deputati; Nord America 1 senatore e 2 deputati; Asia Africa Oceania 1 senatore e 1 deputato. Penalizzati sarebbero l’Europa, che perderebbe 1 senatore e 3 deputati, e l’America del Sud, che perderebbe 1 senatore ed 1 deputato. A questo punto vincerà, soprattutto l’unico seggio al Senato per ripartizione, chi saprà mettere insieme la coalizione più forte. Il Terzo Polo è decisivo per fare vincere il PD o il PDL, a seconda di come si schiera. Sembra una legge fatta apposta per esaltare dovunque il ruolo dell’On. Merlo e del suo MAIE, che tutti corteggeranno per averlo come alleato".
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