Francesca La Marca, senatrice Pd eletta all’estero, nella ripartizione Nord e Centro America, si unisce al coro unanime degli eletti oltre confine del Pd, i quali hanno criticato con forza l’ultima legge di bilancio.
“La Legge di Bilancio 2025 si rivela la peggiore e la più penalizzante di sempre per quanto riguarda gli italiani all’estero”, dichiara La Marca, facendo un po’ eco alle parole dell’On. Fabio Porta, deputato dem eletto in Sud America.
“Questa Manovra si rivela un vero e proprio elenco di penalizzazioni per i nostri connazionali all’estero. Dai tagli alle pensioni, con la sospensione della perequazione automatica, alla cancellazione dell’indennità di disoccupazione per i lavoratori rimpatriati, fino al raddoppio delle spese procedurali per le domande di cittadinanza italiana, questo Governo ha dimostrato, ancora una volta, la sua totale mancanza di rispetto e attenzione nei confronti delle sue comunità all’estero, che crescono ogni anno in termini numerici”.
“Forse la misura più penalizzante – prosegue La Marca – è lo stop all’adeguamento delle pensioni superiori al minimo INPS per il 2025, che rappresenta un grave colpo per decine di migliaia di cittadini italiani residenti all’estero, molti dei quali già in condizioni di difficoltà economica. Altrettanto grave è l’eliminazione dell’indennità di disoccupazione per i lavoratori italiani rimpatriati, una misura rivolta esclusivamente a quei lavoratori all’estero che, rimasti disoccupati, sceglievano di far rientro in Italia.
A ciò si aggiunge l’aumento della somma da corrispondere per chi avvia un contenzioso giuridico dopo aver presentato una domanda di riacquisto della cittadinanza con l’importo che raggiunge i 600 euro, da sommare ai 250 già previsti per le pratiche presso i Consolati”.
“L’unico segnale positivo – conclude La Marca – è l’approvazione di un emendamento del Partito Democratico che stanzia 600 mila euro per il potenziamento dei Comites, unico emendamento delle opposizioni approvato. Un risultato positivo che resta una goccia nel mare. Io non mi lascio scoraggiare, continuerò a mettere al centro della mia attività parlamentare iniziative che contrastino le politiche discriminatorie di questo Governo e a lottare per garantire diritti, equità e dignità per gli ormai 7 milioni di cittadini italiani sparsi nel mondo”.