Lunedì, 9 maggio, l’on. La Marca ha incontrato presso la Farnesina il Min. Plen. Alessandro De Pedys, Vice Direttore Generale Direzione Generale per la diplomazia pubblica e culturale e Direttore Centrale per la promozione della cultura e della lingua italiana.
“La situazione attuale, come testimoniano le sollecitazioni ricevute da numerosi enti promotori del Nord America, appare delicata e, in alcuni casi, addirittura preoccupante” – ha riferito l’on. La Marca nel corso dell’incontro. “Occorre, dunque, prestare la massima attenzione per non rischiare di compromettere il futuro dell’attività formativa e, soprattutto, di disperdere il patrimonio di esperienze costruito in anni di impegno e di duro lavoro”.
Nel corso dell’incontro, al quale ha preso parte anche la dr.ssa Valentina Setta, l’on. La Marca ha illustrato le maggiori difficoltà che gli enti promotori stanno affrontando nel riprendere l’attività dopo due anni di pandemia e, in particolare, le loro preoccupazioni per i criteri organizzativi e didattici adottati dalla nuova circolare n. 4/2022. L’on. La Marca ha richiamato l’attenzione, inoltre, sull’insufficiente certezza dei tempi di erogazione dei contributi e sulla scarsa attenzione alle differenze esistenti nello svolgimento delle attività tra i diversi emisferi, le diverse aree continentali, i diversi paesi e tra gli stessi enti.
Il Direttore De Pedys e la dott.ssa Setta hanno assicurato il loro impegno per garantire che le anticipazioni dei contributi avvengano entro l’estate e la piena disponibilità a collaborare con gli enti per quanto riguarda l’applicazione della nuova circolare.
L’on. La Marca ha invitato i responsabili ministeriali a monitorare la situazione senza pregiudizi e rigidità per verificare puntualmente la situazione sul piano organizzativo, finanziario e didattico, area per area ed ente per ente.
Ricordando come l’esperienza nord americana sia stata fino ad oggi di assoluta eccellenza, l’on. La Marca ha tenuto a ribadire che “i corsi integrati hanno garantito negli anni un servizio di alta qualità. Occorre fare tutto il possibile perché queste realtà non subiscano arretramenti e non si vedano costrette, come mi viene segnalato in alcuni casi, a chiudere l’attività. C’è bisogno di un impegno convinto e straordinario in difesa della promozione della lingua e della cultura italiana. Lo dobbiamo alle famiglie italiane e ai loro figli, a tutti gli studenti della nostra lingua e al prestigio dell’Italia, che nella lingua ha un insostituibile strumento di affermazione”.