L’on. Francesca La Marca è intervenuta nell’Assemblea plenaria del CGIE in sede di discussione generale sulle dichiarazioni fatte in apertura dal Ministro Moavero, dal Sottosegretario Merlo e dal Segretario generale Schiavone.
La parlamentare si è fermata prima di tutto sulla riduzione dei parlamentari, sottolineando tra l’altro le ripercussioni negative che comporterà nella ripartizione Nord e Centro America in termini di contatto con i connazionali e di partecipazione.
Replicando al sen. Petrocelli, intervenuto prima, ha contestato l’effetto devastante che avrebbe l’obbligo di prenotazione per votare per corrispondenza. Quasi una premonizione dell’abolizione della circoscrizione Estero, che pure qualcuno ha già chiesto in Parlamento.
La Marca si è infine soffermata sulla complessa questione della cittadinanza, richiamando l’obbligo di certificazione del possesso linguistico per chi la richiede per matrimonio e il vuoto esistente per chi è nato in Italia e l’ha perduta per ragioni di lavoro all’estero.
La parlamentare non ha taciuto alcune soluzioni innovative, ad esempio la limitazione del periodo di discendenza pur di riaprire i termini per chi è nato in Italia.