«Migrare, una condizione umana». Con queste parole si può sintetizzare la Festa dei Bellunesi nel Mondo, concretizzatasi nella giornata di domenica 15 luglio tra Mellame e Fastro, due frazioni del Comune di Arsié che hanno vissuto appieno le dinamiche dell’emigrazione del Bellunese e del Veneto.
La scelta di Mellame è stata fatta inoltre perché, nel 1968, fu benedetta la statua della Madonna dell’emigrante, che l’anno successivo sarebbe stata posizionata nel monumento, il primo in provincia di Belluno, voluto dalla comunità di Arsié.
Nella chiesa di Mellame, dedicata a San Martino, si è tenuta funzione religiosa presieduta dal vescovo emerito mons. Giuseppe Andrich, con la presenza di don Alberto Peron, parroco di Arsié e dai delegati della Migrantes della Diocesi di Padova e di Belluno-Feltre, rispettivamente don Elia Ferro e diacono Francesco D’Alfonso.
L’omelia di mons. Andrich si è incentrata sulla storia dell’Associazione Bellunesi nel Mondo e sulle figure del vescovo Muccin, di mons. Mario Carlin e dell’ing. Vincenzo Barcelloni Corte.
“Ricordo con affetto queste figure perché sono state le vere protagoniste della nascita dell’ABM – il pensiero di Andrich – quanti incontri sono stati fatti all’estero, quanti emigranti bellunesi abbiamo incontrato e quanta dignità nel loro lavoro, nelle loro famiglie. Veri esempi da imitare”.
L’Associazione Bellunesi nel Mondo è “un’associazione – come sottolineato da Ilaria Del Bianco, presidente Unaie (rappresentata anche con la presenza dei Trentini nel Mondo e dei Giuliani del Mondo, ndr.) – che è un vero punto di riferimento a livello nazionale”. “Voglio lanciare un messaggio ai nostri politici – ha concluso la Del Bianco – il nostro Associazionismo ha bisogno del vostro sostegno, ma anche voi avete bisogno delle nostre associazioni e delle persone che rappresentiamo. Tutto questo per lo sviluppo del nostro Paese, soprattutto in questa fase cruciale che stiamo vivendo”.
Le ha fatto eco l’Assessore della Regione Veneto, con delega ai Flussi Migratori, Manuela Lanzarin: “Ringrazio l’ABM per questo invito e soprattutto ringrazio l’ABM per quanto fa, sia a livello storico, che a livello attuale. E’ doveroso non dimenticare quanto fatto dai nostri veneti nel mondo, ma è importante investire anche nel presente e nelle migliaia di “cervelli” che ogni anno lasciano la nostra Regione per cercare opportunità all’estero. Dobbiamo supportarli e puntare, dopo la loro esperienza fuori confine, nel loro rientro affinché sviluppo in Veneto”. Numerosi i Sindaci presenti alla festa, oltre al presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin che, nel suo discorso, ha voluto ringraziare l’ABM per averlo invitato: “Questi incontri mi permettono, come Presidente, di conoscere al meglio il territorio bellunese e le molteplici comunità che ci vivono”.
Saluti di ringraziamento sono giunti anche dal presidente della Famiglia Ex emigranti di Arsié, Angelo Saccaro, e dal sindaco del Comune che ha ospitato la Festa dei Bellunesi nel Mondo, Luca Strappazzon: “Ringrazio l’ABM per avere deciso di realizzare la festa proprio a Mellame e grazie per averci spronato a sistemare, grazie al supporto dei nostri volontari, il Monumento della Madonna dell’emigrante, simbolo della nostra emigrazione”.
E proprio il presidente ABM Oscar De Bona ha voluto mettere in evidenza il valore simbolico di questo monumento: “Il primo realizzato in provincia di Belluno e la prima cosa che vedeva l’emigrante quando rientrava, per le feste, a casa. Ringrazio tutte le persone che hanno supportato la sistemazione del monumento, in primis i proprietari del terreno che hanno voluto donarlo alla parrocchia. Adesso è necessario provvedere alla sua illuminazione, in modo che anche la sera si possa osservare e possa diventare anche un’attrattiva turistica”. (9Colonne)