"Questo è un primo passo nella direzione di una soluzione complessiva della vicenda che riguarda soprattutto il ritorno a casa dei nostri due fucilieri di Marina trattenuti in Kerala". Così il Ministro degli Esteri Giulio Terzi, nel corso della sua missione in Africa, ha commentato la decisione della Corte Suprema di New Delhi di autorizzare la partenza della petroliera Enrica Lexie, dell’equipaggio composto da 24 persone e dei quattro marò dell’unità di anti pirateria a bordo.
"È sempre ben chiaro che in ogni passaggio viene riaffermato il principio della giurisdizione esclusiva italiana", ha affermato Terzi, sottolineando che per quanto riguarda i due marò ancora detenuti "l’azione diplomatica nei confronti delle autorità indiane a tutti i livelli prosegue".
La petroliera potrà salpare "appena completate alcune formalità burocratiche per soddisfare le condizioni poste dalla Corte Suprema", ha spiegato all’ANSA l’avvocato Deljeet Titus, che insieme al giurista Harish Salve rappresenta l’Italia, all’uscita dell’aula della Corte Suprema. In particolare, si tratta di espletare alcune procedure presso l’Alta Corte del Kerala, tra cui il deposito di una garanzia bancaria e la ratifica delle impegnative scritte da parte del capitano Umberto Vitelli e dell’armatore in cui garantiscono la loro presenza se richiesta dal processo in India.
La nuova udienza per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone è invece prevista l’8 maggio.
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