Il Presidente B. Obama avrà da riflettere un bel pò sull’Italia. Al di là dei fatti noti quali la rilevanza della comunità americana di origine italiana negli USA, gli antichi e consolidati rapporti di amicizia e di alleanza fra USA ed Italia che risalgono alla fine della seconda guerra mondiale, in tempi recenti ha visto l’Italia rappresentata da un uomo che gesticola e chiama il suo nome a voce alta, noto nel mondo per l’entità del patrimonio personale, televisioni private e fatti ameni. Oggi il Presidente Obama conosce il Primo Ministro italiano Mario Monti, diverso dall’altro in maniera scioccante, salutato dalla stampa americana come l’uomo che può salvare l’Europa. Si chiederà ma come è la vera Italia,visto che produce rappresentanti tanto diversi?
M. Monti, ricevuto alla Casa Bianca dopo solo tre mesi di governo, ha avuto un colloquio con il presidente B. Obama che ha superato il tempo previsto, quasi un’ora. Da notare che M. Monti ha parlato con il Presidente Obama senza interpreti, usando una lingua inglese eccellente, piena, scorrevole, acquisita con esperienze professionali a livello globale. Ed ecco che finalmente dopo anni di scandali assurdi, rozzi e volgari, l’Italia riprende un ruolo internazionale di ampio respiro nei rapporti con l’Europa e gli USA.
Quest’incontro dà all’ Italia un duplice ruolo. Uno in funzione della comunità europea, ed un’altro in relazione con gli USA, sono ruoli antichi, esistenti da sempre per cultura ed emigrazione. In funzione dell’ Europa l’Italia ha il compito di rinforzare e portare avanti l’opera di risanamento dei bilanci, insieme al coordinamento delle politiche finanziarie a sostegno dell’euro, ed a quelle economiche per il rilancio dell’economia e dell’occupazione. E’ opportuno ricordare che sta scorrendo in Italia una ondata fortemente populista che attribuisce all’euro la causa di tutti i mali fino a sostenere il ritorno a monete nazionali, come panacea e rimedio universale. Tornare indietro sembra assurdo oltre che poco pratico, dunque una funzione di Mario Monti in seno all’ Europa è proprio quella di rinforzare e migliorare le politiche di integrazione economica, finanziaria e soprattutto culturale fra paesi membri. In Italia si tratta anche di ricostruire la fiducia nell’euro fra i tanti elettori affascinati da semplicisti discorsi antieuropeisti.
In relazione agli USA, Monti è l’uomo che può collegare le politiche europee di risanamento dei bilanci pubblici con quelle degli investimenti per la crescita, e sono queste ultime che stanno particolarmente a cuore al Presidente. “Il premier italiano ha segnato una partenza formidabile”, ha affermato il presidente Obama, a conclusione del suo incontro con M. Monti. Ha inoltre assicurato che gli USA “faranno tutto quello che possono per aiutare la promozione di una strategia di crescita in Europa, importante per l’economia globale e quindi anche per gli USA”. M. Monti, da parte sua, ha sottolineato la volontà dell’Italia di “continuare a fare il suo ruolo all’interno dell’alleanza che è strategia, ma che è soprattutto alleanza di valori comuni.” Ha inoltre ribadito l’importanza della “visione unanime” con il Presidente USA sulla crescita economica. E poi: “Oggi il mondo ed i mercati vivono di una merce rara che è la credibilità".
Con questo incontro si è aperta una nuova fase storica per l’Italia, tutta da costruire, ci vorrà del tempo e fatti utili e positivi per tutti noi per riconquistare veramente la credibilità perduta, e per dare agli USA ed al resto del mondo una immagine positiva dell’Italia. Un processo da seguire con attenzione.
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