Le opportunita’ offerte in Brasile per l’imprenditoria italiana sono al centro degli oltre 1.600 incontri previsti dalla missione, partita oggi, di governo, Regioni, sistema camerale in Brasile, promossa dal ministero dello Sviluppo Economico e dal ministero degli Affari Esteri in collaborazione con le Regioni, con il supporto dell’Ice-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e la partecipazione del sistema camerale.
La missione, che si concludera’ il 24 maggio, e’ guidata dal sottosegretario del ministero degli Affari Esteri, Marta Dassu’, e ha l’obiettivo di rafforzare ulteriormente le relazioni economico-commerciali con il Paese sudamericano, favorendo la penetrazione delle imprese italiane in un mercato che e’ la sesta economia del mondo. Dagli approfondimenti con esperti agli incontri istituzionali bilaterali alle visite ai poli produttivi territoriali, sono molteplici le attivita’ in agenda.
La presenza industriale e commerciale italiana in Brasile, si legge in un documento diffuso in occasione della missione, conta 615 attivita’: 286 filiali commerciali, 11 imprese di costruzione, 83 imprese di servizi, 201 stabilimenti industriali, 4 banche. Le imprese italiane al mercato brasiliano offrono saper fare, innovazione qualita’, tecnologia, produzione per il mercato del lusso e di massa. Il mercato brasiliano, invece, alle imprese italiane offre opportunita’ e prospettiva di crescita, incentivi statali, cambio favorevole.
Di centrale importanza sono gli incontri ‘business to business’, circa 1.600 in tutto, con controparti locali selezionate. Piu’ in particolare, nella sola citta’ di San Paolo, porta economica del Brasile e, in generale, dell’America Latina, per 119 aziende italiane sono previsti circa 1.000 incontri ‘business to business’ multisettoriali con imprese brasiliane.
Ulteriori 600 incontri saranno effettuati nelle altre sedi della missione: 100 a Curitiba con il coinvolgimento di 15 aziende italiane nei settori dell’agroindustria, alta tecnologia e scienze della vita; 150 a Belo Horizonte per 25 imprese italiane dell’automotive e della meccanica; 200 a San Jose’ dos Campos con 22 aziende italiane per il settore dell’aerospazio; 150 a Santos con 21 imprese italiane dei settori logistica, nautica, oil & gas.
L’attenzione degli imprenditori brasiliani si rivolge particolarmente a quelle aziende italiane che vantano un’alta tecnologia e che intendono stabilirsi in Brasile, permettendo cosi’ il trasferimento di know-how. La nuova formula della missione, per la seconda volta allargata anche alle Regioni, risponde all’esigenza di intraprendere un’azione istituzionale comune puntando in maniera decisa sull’export da cui passa in buona misura la ripresa del nostro Paese.
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