Su L’Eco di Bergamo focus sull’Ente Bergamaschi nel mondo (Ebm). Bergamo, l’Italia, il mondo. Le radici e il presente. Se Bergamo – insieme a Brescia – si appresta a vivere un 2023 da Capitale italiana della cultura, l’Ente bergamaschi nel mondo (Ebm) allarga lo sguardo: per l’anno che si è appena aperto, è in programma un importante calendario di iniziative per rafforzare i legami con i tanti concittadini che hanno lasciato la terra orobica ma che qui conservano ancora affetti e radici.
Perché, come ricorda Carlo Personeni, presidente Ebm, “è fondamentale che tutti si sentano coinvolti in questo percorso e si riconoscano come portatori di cultura”.
Sono infatti quasi 70mila gli emigranti bergamaschi, una comunità che “sente forte il legame con la terra di origine, e per la quale l’Ebm è attivo con servizi, iniziative, attività, eventi, per promuovere e valorizzare le tradizioni e la cultura bergamasca.
L’Ente – spiega L’Eco di Bergamo – promuove «un progetto culturale proattivo, partendo da una collaborazione fra la sede di Bergamo dell’Emb e le comunità dei bergamaschi sparse nel mondo: circoli, delegazioni e corrispondenti dell’Ebm come “antenne riflettenti” all’estero della cultura bergamasca, quindi primi ambasciatori di Bergamo nel mondo”.
Così – sottolinea L’Eco di Bergamo – “alcuni circoli andranno a organizzare eventi culturali, artistici, ricreativi, che sono l’occasione per rafforzare visibilità e posizionamento della Bergamasca in uno scenario globale, che vede positive prospettive di ritorno turistico”.