Antenna per la rete diplomatica, preziosi interlocutori per i tanti italiani che vivono e si spostano all’estero, figure di grande versatilita’ e competenze. Cosi’ e’ stata tratteggiata la figura del console onorario oggi in un incontro alla Farnesina, organizzato dall’Unione dei consoli onorari in Italia (Ucoi) e Unione dei consoli onorari italiani nel mondo (Ucoim). Si e’ trattato della XLI Assemblea nazionale dell’Ucoi e del XII Congresso internazionale dell’Ucoim sul tema “Consoli in prima linea”.
Le due associazioni, ha detto in apertura il presidente emerito dell’Ucoi Stefano Ronca, riuniscono buona parte dei circa 600 consoli onorari di 130 paesi in Italia e dei 363 italiani all’estero. Numeri cresciuti soprattutto per la riduzione delle risorse destinate alla rete diplomatico consolare di carriera che ha reso la loro funzione, esercitata a titolo volontario, particolarmente importante. Anche perche’ contemporaneamente sono aumentati in modo importante sia i flussi migratori, sia la quantita’ di persone che si muovono nel mondo per affari e turismo.
Il capo di gabinetto del ministro Enzo Moavero Milanesi, Riccardo Guariglia, ha riconosciuto il loro rilevante ruolo come trait d’union tra ambasciate e autorita’ locali. Allo stesso tempo ha sottolineato l’importanza che i consoli onorari “abbiano un’etica di lavoro molto solida e agiscano lealmente per l’interesse del paese che rappresentano e non per interesse personale”, come in alcuni casi e’ avvenuto in passato. Il senatore Raffaele Fantetti, Segretario della Commissione Bilancio, si e’ detto preoccupato per la possibilita’ che il progetto di legge in discussione sulla riduzione del numero dei parlamentari “abbia effetti devastanti” sulla rappresentanza degli italiani all’estero, “il cui numero ha avuto negli ultimi dieci anni un’esplosione”.
Nella circoscrizione europea l’Aire registra 3 milioni e mezzo di italiani, ma dai dati delle autorita’ locali si arriva ad una stima di quasi il doppio, circa 6 milioni, che rappresentano un decimo della popolazione italiana. Tra le richieste formulate dai consoli onorari quella dell’abolizione del limite di eta’ tassativo a 70 anni – che in alcune realta’ costringe a privarsi di persone ancora dinamiche e con grandi conoscenze sul territorio – e quella di un riconoscimento tangibile come l’onorificenza dell’Ordine della Stella d’Italia per chi abbia acquisito particolari meriti.
Il direttore generale per gli italiani all’estero della Farnesina Luigi Maria Vignali ha sottolineato l’importanza del dialogo e dell’innovazione nel rapporto tra Farnesina e rete dei consoli onorari. In particolare ha parlato di nuovi strumenti informatici, citando il caso di un nuovo dispositivo per la captazione biometrica delle impronte digitali fornito ai consoli onorari che ha consentito a circa 7.000 italiani all’estero di poter avere il passaporto senza doversi fisicamente recare in una delle sedi della rete diplomatica. (ANSA)