Nel momento in cui assumo la guida dell’Ambasciata d’Italia negli Stati Uniti e come primo atto della missione che oggi intraprendo, desidero rivolgere a tutti Voi, ai rappresentanti eletti negli Stati Uniti, alla comunità di origine italiana, a quanti si riconoscono idealmente e culturalmente nell’Italia, il mio saluto, unito a sentimenti di grande ammirazione per il contributo straordinario che la nostra comunità ha dato e continua a dare per consolidare lo storico rapporto di amicizia tra Italia e Stati Uniti e fra i nostri due popoli.
Un contributo che scaturisce dalla condivisione di valori ideali e culturali essenziali, che trovano espressione nell’orgoglio con cui oggi si guarda in questo paese alle origini italiane: un orgoglio confermato da un dato che mi ha subito colpito, il fatto che 17,7 milioni di americani dichiarano, secondo i dati del più recente censimento, le proprie origini italiane, contro i 15,5 milioni di dieci anni fa. Un segnale chiaro, a mio avviso, dell’affetto sincero che qui si prova per l’Italia e del rilievo che in questo paese i valori e le qualità che vengono associate con l’Italia hanno assunto, grazie al successo del vostro lavoro.
Si stanno avviando a conclusione le celebrazioni del 150mo anniversario dell’Unita’ d’Italia. Negli Stati Uniti, hanno visto la personale partecipazione del Signor Presidente della Repubblica che, oltre ad aver voluto dare al programma di manifestazioni qui tenutesi il suo Alto Patronato, ha incontrato nel marzo 2011 a New York la comunità italiana ed italo-americana. E’ stata una occasione per sottolineare la profondità del contributo italiano alla formazione ed alla crescita della società americana, grazie anche a uomini di pensiero come Filippo Mazzei, d’azione come Giuseppe Garibaldi, di scienza come Antonio Meucci, che in America, come in Italia, sono stati fautori degli ideali di libertà e di unità nazionale, ancor prima che si consolidassero nei nostri Paesi le attuali realtà statuali.
Un ricchissimo, comune patrimonio di valori politici, culturali, umani che si è consolidato tra le nostre società e i nostri Governi nel secolo e mezzo di rapporti diplomatici tra Roma e Washington e che è stato più volte riconosciuto dal Presidente Obama, per esempio nella proclamazione con cui egli ha voluto rendere omaggio al 150° anniversario, così come con la sua partecipazione alla serata di Gala della NIAF lo scorso ottobre.
In tale contesto, priorità deve essere data alla promozione della lingua italiana. Nel ringraziare la Conferenza dei Presidenti delle Maggiori Organizzazioni Italo- Americane per l’essenziale sostegno dato, assieme ad alcune società italiane attive sul mercato americano, all’inserimento della nostra lingua nel programma AP, sottolineo come la promozione dell’italiano sia il primo strumento per diffondere una conoscenza aggiornata dell’Italia, lontana da stereotipi e luoghi comuni. Sono sicuro di poter contare sul vostro attivo sostegno per il consolidamento e l’ulteriore sviluppo del programma ai fini del conseguimento degli obiettivi che ci siamo prefissi.
Oggi il nostro Paese vede negli Stati Uniti un partner essenziale per contribuire al proprio futuro di libertà, di prosperità e di pace. Ciò deve avvenire a livello globale e in un quadro transatlantico che incoraggi l’Europa a esercitare tutte le sue responsabilità sulla scena mondiale. Sono questi i valori ai quali si ispirera’ l’imminente visita del Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, Senatore Mario Monti, negli Stati Uniti dove, accompagnato dal Ministro degli Affari Esteri, Ambasciatore Giulio Terzi, incontrera’ il Presidente Obama alla Casa Bianca.
Ho trascorso molti anni in Nord America, prestando servizio sia presso questa Ambasciata che alla nostra Rappresentanza Permanente presso le Nazioni Unite e ho potuto constatare in ogni occasione la strettissima unità d’intenti che lega Roma e Washington su questioni vitali della convivenza tra i popoli quali la sicurezza internazionale, i diritti umani, la promozione delle pari opportunita’, l’economia, la tutela dei deboli, la protezione dell’ambiente: lo sforzo comune in Afghanistan, l’impegno per il disarmo, il sostegno al ruolo dell’Onu nel settore delle operazioni di pace sono solo alcuni dei punti più qualificanti di un’azione congiunta che Italia e Stati Uniti hanno ancor più intensificato in questi ultimi anni.
E’ la fotografia di un rapporto solido che non riguarda solo i nostri governi, ma lega fortemente i nostri due popoli ed è ben radicato nella stessa opinione pubblica. Vi è tuttora spazio per approfondire questi straordinari legami diretti che si accompagnano all’alleanza politica tra i due Paesi. A cominciare dalla cultura, dall’innovazione tecnologica e dalla cooperazione in campo economico ed industriale: il successo italiano nel settore automobilistico rappresenta una sintesi ideale di questi tre elementi e può costituire un modello per futuri progetti comuni. Per immaginare e realizzare questi progetti serve il contributo di ognuno di voi, che così spesso manifestate il vostro legame verso l’Italia con una straordinaria partecipazione alle vicende del nostro Paese, sotto il profilo della solidarietà così come con il sostegno verso le iniziative per la diffusione della nostra cultura e della nostra lingua in questo Paese.
Inizio la mia missione, consapevole dell’apporto che ognuno di voi può dare all’ulteriore affermazione del ruolo e dell’immagine dell’Italia negli Stati Uniti.
*Claudio Bisogniero, Ambasciatore d’Italia in Usa
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