Lo scorso c’è stato un incontro fra alcuni parlamentari eletti all’estero e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà. Presente anche Eugenio Marino, responsabile del Pd per gli italiani residenti all’estero. Sul tavolo, argomenti strettamente legati all’universo degli italiani nel mondo: in particolare, Comites, Cgie, sostegno all’editoria, Rai Internazionale, assistenza agli indigenti, lingua e cultura, messa in sicurezza del voto all’estero.
A seguito di quell’incontro, Catricalà ha inviato agli eletti oltre confine una lettera nella quale informa di avere parlato col Presidente Monti, come promesso, delle questioni trattate e delle richieste ricevute e di avere scritto al Ministro degli Esteri Giulio Terzi, al Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri ed a Paolo Peluffo, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’informazione e l’editoria. Il primo collaboratore del Presidente del Consiglio termina assicurando di rimanere a disposizione.
Senza dubbio un atteggiamento diverso rispetto a quello dei governi precedenti, sia di destra che di sinistra. Quello di Mario Monti sembra essere, almeno per ora, un esecutivo capace di ascoltare. Adesso si passi quanto prima dagli incontri, dai tavoli, dalle buone intenzioni, ai fatti concreti.
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