Franco Frattini ha compiuto venerdì scorso la sua prima missione a Tripoli dopo la caduta del colonnello Gheddafi. Il ministro degli Esteri, che ha giudicato gli esiti della missione “sostanzialmente positivi”, si trova a Bordeaux per un seminario del Partito Popolare Europeo (Ppe). Da lì, il titolare della Farnesina ha spiegato che il presidente del Cnt libico Mustafa Abdel Jalil ed il premier Mahmud Jibril "ci hanno confermato con assoluta chiarezza che l’Italia resterà certamente il partner storico (della Libia) ed il suo primo partner economico e commerciale, come lo è già in settori come l’energia, tanto che sta per riaprire Green Stream". Sin dall’inizio della crisi libica il governo italiano ha seguito da vicino gli interessi della comunità economica ed imprenditoriale ed operato in raccordo con le nuove autorità libiche affinché le attività italiane potessero essere preservate anche nel nuovo contesto, ha confermato il capo della diplomazia italiana. "La necessità di continuare a lavorare con la Libia – ha sottolineato il Ministro – è stata confermata non solo da me, ma è la volontà del governo italiano, e le autorità libiche lo hanno apprezzato. Jibril ha ricordato che l’Italia è stato il secondo Paese in Europa e il terzo nel mondo a riconoscere il Consiglio Nazionale transitorio (Cnt) quando la stragrande maggioranza dei Paesi non aveva dimostrato fiducia".
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