La visita in Nord America della senatrice Francesca Alderisi (FI) prosegue alla volta della California. L’eletta nella Circoscrizione Estero è stata ricevuta nella giornata di ieri dalla Console Generale d’Italia a Los Angeles, Silvia Chiave, e dal suo staff.
Durante il positivo incontro, avvenuto nella sede del Consolato Generale d’Italia alla presenza di rappresentanti dell’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles e dell’ICE, Istituto nazionale per il Commercio Estero, la senatrice ha avuto modo di ascoltare le necessità dei presenti e confrontarsi sulle problematiche della comunità italiana locale, che conta oltre 27.000 iscritti all’Aire nella vasta circoscrizione consolare comprendente California del Sud, Arizona, Nevada e New Mexico.
“Ci troviamo di fronte ad una collettività sempre più esigente, aumentata di circa 1,100 unità l’anno dal 2005. Priorità è offrire servizi e informazioni all’altezza di queste nuove esigenze”, ha dichiarato la Console Chiave.
“Da un vivace momento di approfondimento e scambio di opinioni con il personale del Consolato – ha affermato Alderisi – è emersa una certa frustrazione e insoddisfazione per la continua contrazione delle risorse che si è tradotta in una stagnazione e riduzione degli stipendi da molti anni”.
La sen. Alderisi – unico rappresentante della Circoscrizione Estero nella Commissione Cultura in Senato – si è poi recata alla Benjamin Franklin Elementary School, scuola pubblica che offre un percorso di bilinguismo in italiano dall’ultimo anno di scuola dell’infanzia al primo anno di scuola secondaria di primo grado. Nel corso della sua visita, in compagnia di Teresa Dagostaro, in rappresentanza di Fondazione Italia, l’Ente gestore operante nella circoscrizione consolare di Los Angeles, ha fatto la conoscenza degli alunni e dei docenti di italiano.
“Un momento di prezioso approfondimento in uno dei centri propulsori di italianità”, ha commentato a margine l’eletta all’estero. “Attraverso l’apprendimento della nostra lingua e cultura e l’acquisizione delle nostre radici – ha proseguito – i giovani studenti costruiscono un ponte ideale che dagli Stati Uniti si estende fino alla nostra Italia”.