“A Anthony Mancinelli, ammirevole e instancabile lavoratore, nobile figlio dell’Emigrazione Italiana, simbolo dell’Italia che splende oltre confine”. Queste le parole incise sulla speciale targa che sabato scorso la senatrice Francesca Alderisi (FI) – eletta nella Circoscrizione Estero, ripartizione Nord e Centro America – ha voluto consegnare in segno di riconoscimento ad Anthony Mancinelli: con i suoi 107 anni è il barbiere più anziano del mondo ancora in attività.
La consegna è avvenuta nella barberia di Newburgh, nello Stato di New York, dove ancora oggi lavora cinque giorni a settimana.
L’italo-americano, napoletano di origine, è emigrato in giovane età negli Stati Uniti, dove ha cominciato a fare il barbiere quando aveva 11 anni. Da quando è entrato nel Guinness dei primati nel 2007, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui quello dell’ex Presidente Barack Obama.
“Non appena sono venuta a conoscenza della sua storia, mi sono commossa ed ho pensato che, quale unico senatore eletto in questa parte di mondo, fosse doveroso e significativo portargli un segno di affetto da parte del Paese in cui è nato”, ha dichiarato la Sen. Alderisi.
“Questo gesto – ha precisato – rappresenta, in modo simbolico, un debito di gratitudine verso tutti gli italiani all’estero il cui esempio è un faro per tutti noi ed un modello per le generazioni più giovani”.
La senatrice ha quindi evidenziato il contributo portato nel mondo da emigrati come Anthony Mancinelli, i quali “continuano a nobilitare, con il loro operato ed i loro meriti, il nome del nostro Paese in tutto il mondo”.
In questi anni, il barbiere italo-americano ha attirato l’interesse di centinaia di giornalisti da ogni dove incuriositi dalla sua storia. Il segreto della sua tenacia, come confessa in un famoso spot pubblicitario, è uno solo: “If you like to work, you get on”, “Se ti piace lavorare, vai avanti”.
“Storie di emigrazione come questa – ha concluso la parlamentare eletta all’estero – devono renderci orgogliosi e fieri dei nostri connazionali oltre confine, emblema del sacrificio e del coraggio di chi ha lasciato la propria terra. A tutti loro l’Italia deve essere pienamente riconoscente e grata”.