Gianfranco Fini a Londra ha avuto una serie di incontri con personalità politiche e delle istituzioni. Il presidente della Camera e leader di Futuro e Libertà ha potuto anche incontrare alcuni esponenti della comunità italiana locale, fra cui alcuni dirigenti Fli nel Regno Unito.
In conferenza stampa all’ambasciata d’Italia, Fini ha dichiarato di avere “riscontrato grande interesse per l’opera di Monti, non solo a livello nazionale, dove per ragioni di correttezza non si fanno commenti, ma anche in ambito europeo”. Al premier italiano “si riconosce grande competenza”. Secondo il presidente della Camera i britannici avrebbero ben visto l’intervento di Monti anche “per evitare che l’asse Parigi-Berlino metta davanti agli altri decisioni già prese”. Finalmente, ha sottolineato il leader Fli, si è capito che l’Italia in Europa c’è e vuole dire la sua.
Londra ha molto apprezzato la preoccupazione di Monti, durante l’incontro con Sarkozy e Merkel, di "capire le ragioni del perché Cameron abbia deciso di non firmare il fiscal compact".
I leader di tutti i paesi Ue parlano di iniziative per la crescita, ha osservato Fini, “ma su questo aspetto Londra sottolinea il tema del mercato unico e questo va nell’interesse sia della Gran Bretagna che dell’Italia”.
Parlando della riforma del lavoro, “il problema ora è tutto in capo alla maggioranza. La questione dipende dalle forze politiche che sostengono il governo. La politica se vuole ha la possibilità di chiudere in tempi molto brevi la questione”, ha detto Fini ai giornalisti. "Oggi il Financial Times scrive che c’è il rischio che la riforma del mercato del lavoro venga annacquata in Parlamento, questo significa che anche a Londra, dove non dimentichiamo c’è la City, c’è attenzione e apprensione per quanto sta avvenendo in Italia. Ora il problema non è relativo al regolamento della Camera o del Senato, ma dipende dalla capacità politica giungere a un accordo".
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