"Le condizioni politiche, a partire dalle scelte effettuate dal Governo Berlusconi in campo economico e sociale, lasciano presumere che le Convenzioni Internazionali, sia per quanto riguarda le nuove Convenzioni di sicurezza sociale, a protezione dei lavoratori migranti che arrivano in Italia, sia per le Convenzioni che necessitano modifiche e aggiornamenti a tutela degli italiani nel mondo, subiranno un deficit di attenzione da parte di Governo e maggioranza e comunque pagheranno il prezzo di tagli, ridimensionamenti, lentezze e inefficienza. Queste preoccupazioni sono confermate dai problemi emersi in relazione al sistema di pagamento delle pensioni INPS all’estero, alla verifica di esistenza in vita e alla verifica dei redditi prodotti all’estero". Lo dichiara in una nota l’On. Marco Fedi, Pd, eletto all’estero e residente in Australia.
Secondo Fedi c’è bisogno "di informazione puntuale al Parlamento, per migliorare, insieme, i servizi ai connazionali all’estero. Auspichiamo che le intese amministrative per lo scambio di informazioni diventino un modello internazionale da seguire, che il sistema di pagamento su conto corrente sia mantenuto e migliori anche con il nuovo istituto di credito, la CitiBank, che la verifica di esistenza in vita diventi un atto amministrativo ordinario, non legato al regime dei pagamenti, e che comunque si riducano i tempi di ripristino dei pagamenti dopo l’avvenuta trasmissione della verifica di esistenza in vita. Importante, infine, garantire un regime di dichiarazione reddituale informatizzato e tale da essere gestito annualmente dai Patronati evitando le campagne Red, concentrate in pochi mesi. Credo che risulterebbe utile evitare situazioni come quella determinatasi in Australia con l’Agenzia delle entrate e le intimazioni di pagamento trasmesse da Equitalia, anche se l’impegno dell’INPS a veder rettificata la situazione è un segnale di attenzione alle nostre comunità".
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