“Si è rivelato importante e positivo l’incontro avuto, assieme alla collega On. Francesca La Marca, con il Direttore generale per le risorse e l’innovazione del MAECI, Ministro Plenipotenziario Luca Sabbatucci, per fare il punto della situazione dei servizi consolari anche in vista della prossima legge di bilancio”. Lo scrive in una nota l’On. Marco Fedi, Pd, eletto all’estero e residente in Australia.
“Nell’incontro, svoltosi al MAECI, abbiamo posto all’attenzione del Direttore Generale la necessità di rafforzare subito realtà di prima grandezza in termini di servizi consolari, come Melbourne, e trovare soluzioni di medio-lungo termine per l’intera rete dei servizi e del personale nel mondo.
Abbiamo segnalato la necessità di affrontare la Brexit con risorse adeguate e, in particolare, abbiamo sottolineato la necessità della riapertura del Consolato di Manchester.
Abbiamo espresso, inoltre, un giudizio positivo relativamente agli aumenti decisi per le retribuzioni del personale a contratto, assicurando comunque il nostro impegno a livello parlamentare e in dialogo con il Governo per l’aumento del contingente del personale a contratto e del fondo per gli aumenti retributivi, oltre ad una serie di nuove norme che regolino i meccanismi di revisione e rivalutazione delle retribuzioni”.
“A questa valutazione – prosegue Fedi -, abbiamo accompagnato la richiesta di un’azione sinergica con il MEF per assicurare analoghi immediati aumenti in altre aree di sofferenza, in America del Nord e Centrale, in America Meridionale, in Asia e Oceania, in Africa e in Europa, ponendo inoltre l’accento sulla definitiva soluzione del pagamento in valuta locale delle retribuzioni.
È stato importante anche avere esaminato possibili soluzioni relative al tema delle ritenute fiscali e dei versamenti contributivi per il personale a contratto in servizio negli Stati Uniti, per i quali esiste un impegno comune”.
“Con il Direttore Generale, infine, abbiamo indicato tra gli impegni prioritari la revisione del meccanismo che dovrebbe consentire ai Consolati di utilizzare una parte delle percezioni consolari – conclude il deputato Pd – al fine di renderlo meno burocratico e più celere”.
Discussione su questo articolo