Oggi, 18 dicembre, si celebra la giornata internazionale del Migrante. Quest’anno la giornata è dedicata al tema della sicurezza dei migranti in un mondo in movimento.
Istituita nel 2000 dalle Nazioni Unite, la data fu scelta per ricordare la Convenzione Internazionale sulla Protezione dei Diritti dei Lavoratori Migranti e dei Membri delle Loro Famiglie, adottata il 18 dicembre del 1990. Sebbene la Convenzione internazionale non sia stata ancora ratificata da parte di molti Paesi occidentali e dell’Unione Europea, inclusa l’Italia, il valore di questa giornata rimane stringente ed accompagna l’impegno politico di quanti si adoperano per l’adozione di moderne politiche di accoglienza e di integrazione, per il contrasto al traffico di essere umani, per accordi internazionali che evitino le partenze a rischio e lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina. Politiche sulle quali la stessa Italia si è impegnata e sta lavorando.
Per noi è particolarmente importante celebrare questa giornata. È l’occasione, infatti, per ribadire la necessità di leggere il fenomeno migratorio nella sua globalità, per confrontarsi con la questione dello sviluppo dei paesi di origine e quello dei paesi di destinazione, per rafforzare la sfera della tutela dei diritti e delle libertà fondamentali di tutti i migranti. Ma anche per ricordare la storia dell’emigrazione italiana nel mondo, i processi di accoglienza e di integrazione che l’hanno accompagnata, nonostante i momenti di razzismo e xenofobia che si sono alternati ma che non sono riusciti ad arrestarne i grandi processi di cambiamento che hanno caratterizzato, del resto, gli stessi Paesi di accoglienza. Questa lettura dei processi migratori ci convince della necessità, sempre più urgente, dell’approvazione in Italia della legislazione sullo jus soli.
Migrazione sicura in un mondo in movimento è il tema centrale del 2017: non si tratta solo della sicurezza delle persone salvate dal mare, ma anche della sicurezza di chi sceglie l’Italia, vi arriva regolarmente, e deve poter godere di tutele e diritti. Ecco perché dobbiamo essere un Paese capace di accogliere, di garantire condizioni sociali e culturali favorevoli all’integrazione, affermando diritti e doveri dei migranti anche attraverso una moderna legislazione sulla cittadinanza.
*deputato Pd eletto all’estero, residente in Australia
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