In Commissione Affari Esteri ho parlato di “senso di responsabilità” nell’assolvere il nostro compito di parlamentari. Ho ribadito che sentiamo la necessità di una riforma degli organismi di rappresentanza ma che questa non è certamente prioritaria, in particolar modo in questo momento di tagli e riduzioni di bilancio in cui le riforme vere, di cui avremmo bisogno, vengono accantonate. Ho parlato di proposta arrivata dal Senato largamente insufficiente. Ho ricordato che dobbiamo avere ampi spazi di dibattito per garantire, anche alla Camera, i necessari approfondimenti e che dobbiamo seguire l’evoluzione della riforma costituzionale e della legge ordinaria che regola l’esercizio in loco del diritto di voto perché entrambe sono alla base dell’impianto complessivo della proposta di riforma di Comites e Cgie approvata dal Senato.
Nello sforzo di sintesi spesso si perde il senso politico delle cose dette. Il Governo, ad esempio, attraverso le parole del sottosegretario Mantica, ha detto alcune cose che sono fondamentali per capire dove siamo collocati in rapporto alla riforma degli organismi di rappresentanza e che non sono riportate nella sintesi. Ha indicato dei tempi, entro la metà del 2012 per completare l’iter, ha parlato di “soluzione di scorta”, che, in assenza di una interpretazione autentica delle intenzioni del Governo, potrebbe essere l’eventuale ricorso da parte del Governo a un “decreto”, ove l’iter incontrasse ostacoli alla Camera – soluzione che avrebbe comunque almeno il pregio di fare chiarezza – ed ha parlato di “possibili altri tagli a seguito dell’approvazione della manovra economica” non escludendo l’ipotesi che i tagli possano riguardare anche Comites e Cgie. Occorre tener conto di tutti questi elementi che non abbiamo potuto porre direttamente all’attenzione del sottosegretario Mantica, assente in sede di seguito del dibattito in Commissione.
Credo sia utile – in questa condizione complessiva – chiedere al CGIE, che si riunisce dal 12 al 14 ottobre, una riflessione anche su elementi che non appaiono nelle sintesi dei lavori parlamentari.
*deputato Pd eletto all’estero
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