Marco Fedi, deputato Pd eletto nella circoscrizione estero e residente in Australia, è intervenuto questa mattina all’assemblea plenaria del Consiglio generale degli italiani all’estero, in corso alla Farnesina. "Se vuole avere un ruolo nei nuovi assetti costituzionali il momento di agire da parte del Cgie è oggi – ha detto Fedi -, facendo arrivare alle forze parlamentari il suo parere riguardo alle riforme che coinvolgono gli italiani all’estero".
L’eletto oltre confine denuncia la scarsa attenzione dedicata agli italiani all’estero dal precedente governo e si ritiene "convintissimo che se avessimo avuto un ministro per gli italiani nel mondo durante il Governo Berlusconi, seduto al consiglio dei ministri, molti dei tagli e delle decisioni che hanno danneggiato la comunità italiana all’estero sarebbero state evitate". Detto questo, è importante, secondo Fedi, trovare il confronto oggi con il governo guidato da Mario Monti. Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi Sant’Agata, ha mostrato volontà di "ascolto e la predisposizione a lavorare sulle comunità all’estero. Questo taglio nuovo – prosegue Fedi – tornerà a rendere la Farnesina la casa comune della diplomazia italiana e potrebbe aprire delle opportunità".
In conclusione, da qui alla fine della legislatura "abbiamo la possibilità di presentare un pacchetto di ipotesi e proposte da destinare anche ai Governi che succederanno a quello Monti", avverte Fedi, "e che potranno contribuire a ridisegnare il futuro delle comunità italiane all’estero attraverso le leggi che li coinvolgono e riguardano".
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