La legge di Bilancio per il 2018 ha disposto la proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2018, della misura della detrazione al 50 per cento per gli interventi di ristrutturazione edilizia – lettera b), comma 3, Articolo 1, Legge n. 205/2017 – fino ad una spesa massima di 96.000 euro, indicati dal Testo Unico dell’Imposta sui Redditi (articolo 16-bis, comma1).
Le novità previste a partire dal 1° gennaio 2018 sono numerose: si va dalla conferma della proroga del bonus ristrutturazioni e mobili, alle nuove aliquote di detrazione per l’Ecobonus per lavori iniziati a partire dal 1° gennaio 2018, per arrivare all’introduzione del bonus verde, ovvero la detrazione del 36% e fino a 5.000 euro di spesa per la cura di giardini e terrazzi privati.
La detrazione fiscale per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio era stata introdotta dall’articolo 1, commi 5 e 6, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e poi prorogata con integrazioni e modifiche fino ad oggi, compreso l’anno 2018. Ricordiamo l’importanza di queste misure, dimostrata dal fatto che dalle stime, aggiornate sulla base delle rilevazioni dei primi sette mesi del 2017, emerge che gli incentivi fiscali per il recupero edilizio e per la riqualificazione energetica hanno interessato dal 1998 al 2017 ben 16 milioni di interventi, ossia il 62% del numero di famiglie italiane stimato dall’ISTAT pari a 25,9 milioni. Nello stesso periodo le misure di incentivazione fiscale hanno attivato investimenti pari a 264 miliardi di euro, di cui 229,4 miliardi hanno riguardato il recupero edilizio e 34,6 miliardi la riqualificazione energetica. In questo comunicato illustriamo il “bonus ristrutturazioni” mentre le altre agevolazioni fiscali saranno oggetto di successivi comunicati.
Chi può fruire della detrazione? Possono usufruire della detrazione sulle spese di ristrutturazione tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato. L’agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese.
Ma quali sono gli interventi di ristrutturazione edilizia i cui costi possono essere detratti anche dai proprietari di immobili in Italia residenti all’estero i quali pagano l’Irpef?
I lavori sulle unità immobiliari residenziali e sugli edifici residenziali per i quali spetta l’agevolazione fiscale sono i seguenti (indicati ovviamente per ragioni di spazio in maniera sommaria): a) gli interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali; b) gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze; c) gli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, anche se detti lavori non rientrano nelle categorie indicate nelle precedenti lettere A e B e a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza; d) gli interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali, anche a proprietà comune; e) i lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche, aventi a oggetto ascensori e montacarichi e per favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap gravi; f) gli interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi; g) altri interventi e spese indicati dalla legge comprese le misure antisismiche.
A partire dal 1° gennaio 2019 il bonus per lavori di ristrutturazione edilizia tornerà alla misura originaria prevista dall’art. 16-bis del TUIR: la norma originaria prevede una detrazione Irpef pari al 36% delle spese sostenute, fino al limite di 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Giova ricordare inoltre che le ultime leggi legge di bilancio hanno poi introdotto importanti novità con riferimento agli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche. Tali benefici si applicano non solo agli edifici ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2), ma anche agli edifici situati nella zona sismica 3 (in cui possono verificarsi forti terremoti ma rari).
E’ stato disposto infine la proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2018 della detrazione al 50 per cento per le spese relative all’acquisto di mobili e di elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ (A per i forni). Tale detrazione spetta solo in connessione agli interventi di ristrutturazione edilizia iniziati a decorrere dal 1° gennaio 2017.
Precisiamo ancora che l’agevolazione fiscale per le ristrutturazioni edilizie consiste in una detrazione dall’imposta lorda, che può essere fatta valere sia sull’Irpef che sull’Ires. È obbligatorio suddividere questa detrazione in 10 rate annuali di pari importo. Per quanto riguarda le modalità, gli adempimenti vari e la certificazione consigliamo di rivolgersi direttamente agli Uffici dell’Agenzia delle Entrate oppure ad un patronato competente in materia.
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