Quella che vive il PdL nel Mondo "è una situazione molto complessa" secondo Ermanno Filosa, presidente degli Azzurri nel Mondo di Repubblica Dominicana e Caraibi, storico esponente del centrodestra in Centro America. "Di fatto – spiega a colloquio con Italiachiamaitalia.it – non abbiamo un responsabile mondiale del PdL: avevamo un senatore argentino che dice di essersi dimesso e di non fare più parte di questo organismo; anzi, avrebbe pure fondato un nuovo partito. Non c’è un programma, non vi sono iniziative da parte della sede centrale, ciascuno è abbandonato al proprio senso di iniziativa personale, di volontariato; alla fine, dopo tanto aspettare e pazientare, la gente è stanca. E’ molto più attivo sul territorio il Partito Democratico, o altre forze, ma il PdL – dispiace dirlo, ma è così – non dà segni di vita”.
L’inefficienza del PdL, osserva Filosa in un’intervista a ItaliaChiamaItalia che verrà pubblicata integralmente nelle prossime ore, dipende anche dal fatto che il partito all’estero non abbia un coordinatore a livello mondiale: "Un coordinatore mondiale presente lancia iniziative, coinvolge la struttura a livello internazionale, dà slancio e fiato alla dirigenza periferica. Oggi invece, con la situazione che viviamo, la dirigenza periferica si sente abbandonata, non compresa e quindi trascurata. Il PdL sta commettendo un grosso errore per quanto riguarda la politica degli italiani nel mondo. Ha delle difficoltà, il momento è delicato, d’accordo, ma dobbiamo ammettere che se non cambiano molte cose il PdL non potrà avere un successo elettorale all’estero”.
C’è chi dice che avere un coordinatore mondiale non sia in realtà così importante. A queste persone, Ermanno Filosa replica così: "Chi dice che non è importante avere un coordinatore mondiale è una persona che sta al di fuori della visione politica corretta, perché è come parlare di un pesce senza testa e un pesce senza testa rimane paralizzato, fermo, morto, e alla deriva”.
Cosa direbbe Filosa al segretario del PdL, Angelino Alfano, se potesse averlo davanti? "Al segretario Alfano chiederei di nominare immediatamente un coordinatore per gli italiani nel mondo, dandogli poteri, strumenti e mezzi per organizzare e dare un senso politico alla presenza del PdL, che riporti fiducia e nuova dignità al partito fra gli italiani all’estero. Questo chiederei ad Alfano. Non si può stare con un coordinatore che dice che non è coordinatore, che dice di non far parte del PdL, che ha fondato un nuovo partito… Siamo veramente al di fuori di ogni tematica di carattere politico. E’ forse immaginabile un partito senza segretario o senza coordinatore? La stessa cosa vale per gli italiani all’estero, per il PdL nel Mondo. Non è immaginabile un PdL nel Mondo senza un coordinatore. Ma ormai alle elezioni politiche manca davvero poco, questi mesi che ci separano dalla primavera del 2013 voleranno. A livello elettorale così come stanno le cose, mi dispiace ripeterlo, il PdL all’estero si troverà in grande difficoltà. E’ stato fermo per 4 anni e mezzo, in questi pochi mesi cosa mai potrà recuperare?".
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