È stata pubblicata la graduatoria della seconda scadenza del 2017 del programma Erasmus+ capitolo Gioventù: sono stati approvati 143 progetti di scambi di giovani, mobilità di operatori giovanili, volontariato europeo, dialogo strutturato (ovvero confronto tra giovani e decisori politici), per un totale di quattro milioni di euro. Complessivamente nel primo semestre 2017 le risorse impegnate sono state oltre 7,6 milioni di euro per 280 progetti approvati che vedono il coinvolgimento di 6.404 giovani partecipanti, di cui un terzo sono giovani svantaggiati.
Lo rende noto l’Agenzia Nazionale per i Giovani, la struttura del Governo che gestisce Erasmus+, capitolo Gioventù, ed altre iniziative rivolte alle nuove generazioni.
La gran parte dei partecipanti, 5.811, sono protagonisti di attività che si svolgono in Italia, mentre sono 299 i partecipanti che vanno fuori dai confini nazionali. 1432 sono i partecipanti italiani, mentre 4678 i cittadini degli altri Stati dell’Unione e dei Paesi Partner, provenienti soprattutto da Spagna, Portogallo, Romania, Francia, Polonia e Grecia.
Oltre 400 ragazzi parteciperanno al Servizio Volontario Europeo mentre 342 saranno coinvolti nella nuova azione del Servizio Volontario Europeo Strategico. La maggioranza dei partecipanti, 4100 giovani, saranno invece protagonisti degli scambi.
“Anche nel 2017 – commenta Giacomo D’Arrigo, direttore generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani – riusciremo ad impegnare il 100% delle risorse messe a disposizione dall’Europa, confermando il trend positivo che caratterizza la nostra agenzia. Questo è significativo non solo per la capacità dell’ente di intercettare i giovani e sensibilizzarli sull’importanza di essere parte attiva nella costruzione dell’Europa, ma evidenzia anche uno spaccato generazionale, troppo spesso non raccontato, che si impegna sul territorio ed è in grado di presentare progetti di qualità che rappresentano un’occasione di crescita formativa, professionale, personale e anche di sviluppo economico, sociale e culturale dei territori che sono coinvolti dalle attività”. “Nell’anno in cui Erasmus festeggia i suoi primi 30 anni – aggiunge – noi ci presentiamo come un terreno ricettivo e fertile in grado di cogliere le opportunità che l’Europa offre, a partire dal nuovo Corpo Europeo di Solidarietà che ci apprestiamo a gestire”.
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